Uno studio sul trattamento robotico del tronco su una coorte di pazienti ricoverati all’Istituto di Montecatone, è stato presentato al congresso della Società Italiana di medicina fisica e riabilitativa (SIMFER) svoltosi a Bologna.

L’analisi – che si innesta nell’avvio recente, nella palestra robotizzata dell’Istituto, di un percorso rivolto ai pazienti in regime di ricovero ordinario o di day hospital, clinicamente stabili, di trattamenti robotici per l’arto superiore, il tronco e il cammino, eseguiti in aggiunta al trattamento convenzionale – si è svolta tra gennaio e aprile scorsi.

«È un duplice problema che riguarda la qualità della vita e l’incolumità stessa del paziente» spiega Pamela Salucci, Direttore dell’Unità Gravi Cerebrolesioni che ha condotto lo studio assieme ai colleghi Bledi Shehaj e Valentina Colombo. «Buona parte di chi ha subito una lesione cerebrale, infatti, presenta alterazioni dell’equilibrio e della deambulazione, dovute prevalentemente ad un deficit della muscolatura del tronco, che riducono la partecipazione alle attività quotidiane – aggiunge Salucci – e aumentano il rischio di caduta; un buon allenamento, come certificato da prove evidenti, migliora l’equilibrio anche in maniera propedeutica al cammino».

Sono stati utilizzati – per complessive 10 sedute di trattamento, 3 volte a settimana per 45 minuti circa – una piattaforma e una pedana fruibili sia in stazione eretta sia in posizione seduta con l’utilizzo di diverse terapie interattive e cognitive e, per una delle due, di effettuare valutazioni creando dei report utili per il monitoraggio delle performance. «Questa analisi – ha detto Salucci – ci consentirà di definire un protocollo composto da diversi indicatori (requisiti clinici del paziente, timing corretto, numero di sedute, cut-off su determinate scale di valutazione) – per standardizzare le modalità di utilizzo di ciascun dispositivo robotico ed un suo uso appropriato, garantire l’ottimizzazione delle risorse e ridurre i tempi di attesa con l’obiettivo finale di migliorare l’outcome del paziente».

A Montecatone i trattamenti robotici per l’arto superiore, il tronco e il cammino, eseguiti in aggiunta al trattamento convenzionale si svolgono sotto la supervisione di un team multidisciplinare che valuta l’idoneità del paziente definendo gli obiettivi e le indicazioni; un medico fisiatra, esperto di robotica, interviene per ridefinire gli stessi e partecipa al monitoraggio degli obiettivi raggiunti.