Di quanto fosse importante non sbagliare la gara con il Genoa di oggi, Alessio Dionisi e i suoi ragazzi ne erano perfettamente coscienti sin dall’inizio. Classifica alla mano la sfida contro l’undici di Alberto Gilardino è stata a tutti gli effetti uno scontro diretto.

“Dal pullman non è sceso Domenico Berardi” qualcuno ha notato e mezz’ora prima della partita è iniziata a girare in sala stampa la notizia di un Berardi fermato dalla febbre.  È toccato a Castillejo dunque provare a colmare il vuoto lasciato dal fantasista neroverde.

La prima parte di gara scorre via con un sostanziale equilibrio e non molto da registrare almeno fino al 28’ quando a seguito di un perfetto contropiede dei padroni di casa, Laurientié palla al piede si presenta davanti a Martinez ma scegliendo di dare il pallone sulla destra a Pinamonti, manda in rete per la sesta volta in questo campionato il numero nove del Sassuolo.

Doccia fredda nella ripresa e precisamente al 63’ quando Guida ferma il gioco perché richiamato al VAR per un possibile fallo di mano in area di Erlic. Calcio di rigore concesso e dal dischetto Gudmundsson non sbaglia, riportando il risultato in parità.

Dal rigore e per quasi tutto il secondo tempo, Il Sassuolo è sembrato spingere molto di più e con più manovra per riprendersi il vantaggio ma come nei peggiori incubi, un solo contropiede rossoblu a tre minuti dal novantesimo ha visto Ekuban superare Consigli e permettere al Genoa di uscire dal Mapei con i tre punti.

Classifica e calendario (Milan, Fiorentina, Juve, Napoli) fanno pensare che la lotta per la salvezza sarà in questa stagione come non si ricorda proprio da queste parti.

Claudio Corrado