La presentazione del premio è avvenuta nel corso dell’Assemblea di bilancio preventivo 2024 dell’Ordine degli Ingegneri di Reggio Emilia, presieduta dal presidente ingegner Federico Serri, che si è tenuta presso la Cantina di Albinea-Canali, alla quale hanno partecipato oltre 130 ingegneri e numerose autorità, tra cui il presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri, ingegner Domenico Perrini, il quale ha evidenziato che “in Italia lavorano circa 1 milioni di ingegneri, di cui 250mila iscritti all’Ordine” e ha tracciato un quadro sulla condizione della categoria in Italia, le prospettive e la sua evoluzione. Il presidente nazionale Perrini ha quindi espresso soddisfazione per l’istituzione del premio “che nasce dalla volontà di premiare e diffondere progetti relativi a materie tecniche, scientifiche, giuridiche ed economiche che rientrano tipicamente nelle competenze professionali degli ingegneri, al fine di valorizzare la loro funzione sociale. Questa attività rientra tra gli scopi della Fondazione il cui Statuto prevede che venga perseguita la valorizzazione, la tutela e il sostegno della figura professionale dell’ingegnere e della sua attività nel campo dell’ingegneria civile e ambientale, dell’ingegneria industriale e dell’ingegneria dell’informazione, con particolare riguardo ai giovani professionisti”.

Il premio, sostenuto da Mapei e Alfa Solution, avrà cadenza biennale e prevede tre categorie: innovazione tecnologica, eco-sostenibilità e giovani under 35.

Istituito nell’anno del centenario di fondazione degli Ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti – ha spiegato il vice presidente della Fondazione ingegner Emanuele Morliniil premio rappresenta un riconoscimento in particolare al lavoro dei giovani ingegneri e degli studenti universitari nel settore dell’ingegneria, un contributo concreto per sostenere i loro progetti di eccellenza e un incentivo per l’inizio della loro attività professionale”.

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Il presidente della Fondazione ingegner Marco Poli, giunto alla scadenza del terzo mandato, ha riassunto l’attività svolta negli ultimi dieci anni, con particolare riferimento al periodo della pandemia quando l’attività formativa, utilizzando le potenzialità fornite dalla piattaforma FAD, ha potuto raggiungere un maggior numero di iscritti, a costi pressoché nulli grazie al contributo fornito dall’Ordine. Ciò ha consentito di chiudere gli esercizi con un leggero utile e consolidare l’organizzazione e l’offerta della Fondazione, che passa nelle mani del nuovo Consiglio di Amministrazione, in carica da gennaio 2024, costituito da Martina Malagoli (ingegnere civile), Emanuele Morlini (ingegnere informatico), Matteo Nobili (ingegnere civile), Carlo Rossi (ingegnere civile) e Paola Tanzi (ingegnere civile).

A seguire l’ingegner Felice Monaco, consigliere del Consiglio Nazionale Ingegneri e coordinatore di STN, ha spiegato la formazione e le attività della struttura tecnica nazionale che interviene a supporto del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e delle Agenzie della Protezione civile delle Regioni e Provincie Autonome “che conta circa 4430 iscritti su tutto il territorio nazionale – tra cui ingegneri, architetti, agronomi, geologi, geometri, periti agrari e industriali – di cui oltre 300 solo in Emilia Romagna”.

I lavori dell’assemblea sono quindi proseguiti con l’approvazione all’unanimità del bilancio previsionale 2024, curato dal consigliere e tesoriere ingegner Tania Ferrarini, a cui, insieme a tutto il Consiglio, sono andati i ringraziamenti del presidente dell’Ordine reggiano, ingegner Federico Serri, che ha sottolineato: “Il nostro Ordine celebra il centenario di fondazione degli Ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti con i conti in ordine, l’istituzione di un premio che intende incoraggiare il talento, la capacità di innovazione e le competenze dei nostri professionisti e il numero di iscritti in crescita, di cui le donne rappresentano un numero sempre più rilevante”.

L’Ordine degli Ingegneri di Reggio Emilia a fine 2023 conta infatti 1545 ingegneri iscritti, di cui 1301 uomini e 244 donne.

L’assemblea si è conclusa con le testimonianze dell’ingegner Giovanna Gabetta, la prima donna laureata in ingegneria nucleare al Politecnico di Milano, seguita dall’ingegner Simonetta Montaguti, assegnista ISAC e ricercatrice CNR di rientro dalla terza missione in Antartide, che hanno raccontato le loro esperienze professionali e umane, le tante difficoltà nell’affrontare attività considerate prevalentemente maschili, ma anche le enormi soddisfazioni per essere riuscite a realizzarsi con successo come professioniste.

Con l’intervento dell’ingegner Flavio Codeluppi, neo presidente del gruppo Digitale di Unindustria Reggio Emilia, su intelligenza artificiale, applicazioni e potenzialità, si è conclusa la partecipata assemblea dell’Ordine degli Ingegneri di Reggio Emilia a cui hanno partecipato anche l’ingegner Alessandro Uberti, coordinatore della Consulta di Federazione degli Ordini degli Ingegneri dell’Emilia Romagna, l’ingegner Claudio Ferrari, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Parma, e il geometra Francesco Spallanzani, presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Reggio Emilia.