Sottoposto dall’ottobre 2023 alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, l’altro giorno ha violato la misura arrivando anche a chiamare il 112 segnalando di trovarsi sotto casa della ex moglie e richiedendo l’intervento di una pattuglia dei carabinieri altrimenti avrebbe fatto del male alla donna. Arrestato in flagranza di reato, l’uomo è stato rimesso in libertà ma la Procura reggiana, ravvisando la gravità dei fatti, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia l’aggravamento della misura con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che è stata eseguita dai carabinieri di Luzzara nel pomeriggio del 13 gennaio.

Il 52enne reggiano si era reso responsabile di una serie di condotte persecutorie, arrivando anche a chiamare più volte il centralino dei carabinieri avvertendo che avrebbe commesso un omicidio, perché l’ex moglie doveva morire. L’uomo, seppur trascorsi circa 8 anni dall’allontanamento dell’ex dal domicilio familiare, ha continuato a covare rancori nei confronti della donna tanto che aveva iniziato a molestarla mediante ripetute telefonate, messaggi, insulti, minacce, pedinamenti e appostamenti.

Il presunto stalker si sarebbe quindi macchiato di una serie di condotte illecite per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della stazione di Luzzara, a cui la donna si è rivolta, l’hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di atti persecutori. Denuncia che aveva visto la Procura reggiana, richiedere e ottenere immediatamente l’applicazione nei sui confronti della misura cautelare del divieto di avvicinamento dai luoghi frequentati dalla vittima, prescrivendogli il contestuale mantenimento di una distanza di almeno 500 metri e il divieto assoluto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo, anche per interposta persona.

A distanza di mesi, l’altra notte ha violato la misura chiamando nuovamente il 112 e segnalando di trovarsi sotto casa della ex moglie, richiedendo l’intervento di una pattuglia dei carabinieri altrimenti avrebbe fatto del male alla donna. I militari luzzaresi giungevano nell’immediato arrestandolo. Quindi la convalida dell’arresto dell’uomo che veniva rimesso in libertà sino al pomeriggio del 13, quando i carabinieri davano esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere immediatamente richiesta e ottenuta dalla Procura reggiana.

Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.