Quattro donne, quattro Istituzioni e storie differenti: un’ex Ministra e deputata, una Consigliera regionale, una Sindaca e una Dirigente sindacale.
E un grande tema da discutere senza rete: 13 anni fa venivano introdotte per la prima volta le quote rosa nelle società con azioni in borsa e nelle controllate pubbliche, dodici mesi dopo quel meccanismo sarebbe sbarcato nelle giunte e nei consigli, investendo la vita politica.

Bene: quello strumento ha funzionato oppure no? Quello strumento può essere innovato?
Rispondere a questa domanda è l’obiettivo dell’incontro “Esserci, contare, significare”, proposto da Cisl Emilia Centrale, in programma il prossimo 11 marzo a Reggio Emilia (Chiostri di San Pietro, ore 15.30), inserito nelle manifestazioni per la Giornata internazionale della Donna.

IL PROGRAMMA. APERTURA COL SINDACO VECCHI                                                Cisl ha invitato Mara Carfagna, deputata e più volte Ministra. Nel dicastero per le Pari Opportunità fu proprio lei ad ottenere la legge che ha riconosciuto anche nel codice italiano il reato di “stalking”.
Un volto molto noto del riformismo più trasversale per le donne e con le donne, che si confronterà, in un talk condotto dal giornalista Michele Angella (Telereggio), con Ottavia Soncini (Consigliera regionale, membro della Commissione per la parità e per i diritti delle persone e presidente della Commissione Politiche per la salute e politiche sociali), Elena Carletti (Sindaca di Novellara) e Rosamaria Papaleo (Segretaria Generale Cisl Emilia Centrale – foto). Previsto in apertura anche l’intervento del Sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi.

“LE QUOTE ROSA, CAMBIAMENTO MAL DIGERITO DALLA POLITICA”
La segretaria generale Cisl, Papaleo, spiega che “il miglior servizio che possiamo rendere alle donne, sempre, è quello di parlare insieme a loro senza nascondere i problemi o le riforme difficili ma essenziali. Per questo abbiamo scelto non di fare il solito convegno ma di puntare su una discussione che sia la più franca, obiettiva e sincera. Le quote rosa sono state un cambiamento discusso, spesso mal digerito dalla politica ma necessario. A distanza di oltre un decennio è tempo di capire come spostare l’asticella più in alto. Ringrazio Mara Carfagna e tutte le relatrici per l’entusiasmo con cui hanno accettato di mettersi in gioco”.