“Quella di Tecnomeccanica è sicuramente la proposta più in sintonia, per competenze e identità, con le caratteristiche della manifattura dell’Emilia-Romagna. Investimenti industriali che ci permettono di dire che siamo in linea con la piena reindustrializzazione del sito Marelli di Crevalcore. A fronte di investimenti in nuove macchine operatrici e forni di fusione, la Regione è pronta a sostenere la necessaria formazione dei lavoratori e accompagnare gli investimenti in ricerca di processo e prodotto”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, dopo la comunicazione, oggi a Roma durante un incontro convocato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, dell’assegnazione dell’esclusiva a Tecnomeccanica Spa a finalizzare l’acquisto del ramo d’azienda dello stabilimento di Crevalcore (Bo). Decisione presa a una settimana dalla presentazione dei piani da parte dei possibili investitori, Tecnomeccanica e Niche Fusina.

L’offerta di Tecnomeccanica Spa, azienda piemontese attiva nel settore dell’alluminio pressofuso, prevede per Crevalcore attività di fusione e lavorazione dell’alluminio. Invitalia eseguirà l’istruttoria per confermare il supporto richiesto e poi ci sarà la finalizzazione dei termini e condizioni e la definizione del ramo d’azienda acquisito. Tra la fine di maggio e gli inizi di giugno dovrebbe arrivare il subentro.

Entro fine marzo-inizio aprile, la Marelli e le organizzazioni sindacali definiranno il piano sociale per i lavoratori che non rientrano nella cessione del ramo d’azienda: verranno identificati quelli che invece confluiranno. “Seguiremo con grande attenzione queste fasi di transizione che vedono un doppio binario di confronto tra lavoratori e sindacati, sia con Marelli che con la nuova proprietà”, aggiungono presidente e assessore.

“Le due proposte valutate erano entrambe molto serie- spiegano Bonaccini e Colla-. Ma quella di Tecnomeccanica si adatta maggiormente al tessuto produttivo emiliano-romagnolo. L’azienda si occupa di fusione e lavorazione dell’alluminio: questo è fondamentale perché stiamo parlando di una lavorazione di grande qualità di componentistica per il settore della mobilità e quello dell’energia. Si tratta di un soggetto che sta già lavorando con i grandi marchi dell’automotive internazionali, senza dimenticare che uno dei maggiori clienti sarà la stessa Marelli. Saranno fatti investimenti nello stabilimento, con l’acquisto di nuove macchine per la produzione e ci sarà anche bisogno di aumentare le competenze e, come Regione, siamo pronti a sostenere la formazione professionale dei lavoratori. Continueremo a discutere anche con il Gruppo Fusina, sempre interessato a fare un investimento”.

Così Sergio Lo Giudice, Capo di Gabinetto del Sindaco metropolitano e delegato al Lavoro:

“La decisione della Marelli di scegliere Tecnomeccanica per reindustrializzare il sito di Crevalcore conferma gli obiettivi che come istituzioni auspicavamo per la risoluzione di questa vertenza: il mantenimento di almeno 150 lavoratori e le solidità economica dell’imprenditore selezionato, la cui proposta appare seria e affidabile. L’intervento di Invitalia a sostegno dell’operazione è una nota positiva: la presenza pubblica è ulteriore garanzia rispetto al buon funzionamento dell’operazione.

Adesso che si aprono le ultime decisive fasi del percorso l’attenzione deve andare agli altri 76 lavoratori che aspettano una collocazione. Marelli ha usato parole rassicuranti sull’individuazione di una soluzione per ognuno di loro e  anche su questo si aprirà un’interlocuzione con le organizzazioni sindacali. Ci aspettiamo che il criterio guida sia quello della continuità occupazionale rispetto ad altre ipotesi e confido che per alcuni di loro questo possa avvenire nel sito Marelli di Bologna”.