Nella seduta del 17 aprile, il Consiglio metropolitano ha adottato il Rendiconto 2023 con 12 voti a favore (Centro sinistra e Rete Civica-Progetto Emilia Romagna) e 4 contrari (Alleanza metropolitana e Uniti per l’Alternativa). Ora il documento passerà al vaglio della Conferenza metropolitana dei sindaci, per tornare in Consiglio per l’approvazione definitiva, mercoledì 24 aprile.

Il contesto in cui si colloca l’esercizio 2023 è ancora molto complesso a causa dell’estrema instabilità del quadro socio‐economico generale, conseguente anche agli eventi bellici tutt’ora in corso, che ha influito sia sull’andamento delle entrate sia sui livelli di spesa, con particolare riferimento all’aumento dei prezzi dei fattori produttivi derivante dalla crisi energetica e dall’impennata dell’inflazione a cui si è assistito, fattori che hanno prolungato le incognite collegate all’entità dell’effettiva ripresa economica attesa post Covid. Il contesto interno all’Ente è stato, inoltre, condizionato dagli eventi alluvionali di maggio che hanno comportato la necessità di anticipare consistenti risorse a carico del bilancio dell’Ente, al fine di fronteggiare i primi interventi urgenti per 13 milioni di euro.

Il rendiconto 2023 si chiude con un avanzo di amministrazione di 133,17 milioni di euro di cui 51,39 milioni saranno accantonati (24,4 al Fondo svalutazione crediti, 1,52 per contenzioso, 16,77 per emergenze e 5,92 per passività potenziali), al fine di garantire una buona copertura dei rischi. La parte vincolata ammonta a 63,24 milioni di euro e quella destinata agli investimenti a 2,94 milioni. L’avanzo disponibile ammonta a 15,6 milioni di euro.

Le giacenze di cassa ammontano a 224,84 milioni di euro e garantiscono un’ottima liquidità all’Ente.

Nel 2023 si è assistito ad una maggiore stabilità delle entrate, dopo anni di andamenti in forte flessione, che si sta confermando anche nei primi mesi del 2024. Ciò ha determinato una maggiore stabilità degli equilibri finanziari che non ha reso necessaria l’applicazione di avanzo disponibile per la salvaguardia degli equilibri di bilancio di parte corrente, come invece avvenuto nel 2022.

Per l’anno 2023 le risorse correnti impegnate sulle 5 linee di mandato ammontano a 51,1 milioni di euro pari all’89,4% delle risorse stanziate, mentre quelle in conto capitale ammontano a 116 milioni di euro pari al 71,6% delle risorse stanziate. Nel triennio 2021‐2023 la parte corrente è risultata in lieve aumento mentre quella capitale è passata da 66,6 milioni di euro a 161,9 milioni di euro con un aumento del 143%.

Le linee di mandato 3 ‐ Bologna verde e sostenibile e 4 ‐ Bologna educativa, culturale e sportiva sono quelle che assorbono la maggior parte di risorse (correnti e in conto capitale), rispettivamente 94,4 milioni di euro e 58,5 milioni di euro.