Aveva appena finito di lavorare, e mentre saliva in auto per andare via, veniva colpita ad una gamba da una bottiglia in plastica piena di acqua lanciatagli da un uomo dal finestrino di un’auto. A seguito della denuncia presentata dalla vittima, una donna di 38 anni, i carabinieri hanno dato avvio alle indagini che hanno permesso di identificare il presunto aggressore. Con l’accusa di percosse i militari della stazione di Reggiolo hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 26enne abitante in un comune della bassa reggiana.

I fatti risalgono al 12 febbraio scorso, quando la vittima intorno alle 18:00,  terminato il suo turno di lavoro, mentre saliva a bordo della sua autovettura veniva colpita sullo stinco della gamba sinistra da una bottiglia di plastica da mezzo litro, colma d’acqua, lanciata da una persona dal finestrino di un’auto. A seguito dell’accaduto, la donna accusava l’insorgere di un ematoma sul punto della gamba interessato, ma non vedendone la necessità, non si recava presso il pronto soccorso, si presentava invece presso gli uffici della stazione carabinieri di Reggiolo per raccontare i fatti, rappresentando ai militari di aver visto l’auto da cui era stata lanciata la bottiglietta, e che presumibilmente poteva trattarsi di una persona a cui era stato vietato l’accesso presso l’agenzia per cui lavora, perché più volte aveva creato disordine e disturbo. L’uomo l’avrebbe attesa fuori dall’agenzia per poi lanciarle la bottiglia.

Dopo aver formalizzato la denuncia, i militari davano avvio alle indagini e grazie a concordi dichiarazioni testimoniali, risalivano all’identità dell’aggressore, a carico del quale acquisivano elementi di presunta responsabilità in ordine al reato di percosse, per la cui ipotesi veniva denunciato. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.