La Regione Emilia-Romagna si prepara a compiere un importante passo verso la transizione energetica avviando l’iter legislativo per la definizione delle aree e superfici idonee, non idonee e ordinarie per l’installazione degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili.

Questa mattina, nel corso della Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità dell’Assemblea legislativa, l’assessora all’Ambiente e alla Pianificazione territoriale, Irene Priolo, ha illustrato i dati aggiornati che fotografano il quadro attuale e le prospettive del settore delle energie rinnovabili in Regione, elementi da cui partire nel percorso di approvazione della legge al fine di garantire il rispetto degli obiettivi assegnati all’Emilia-Romagna dalla normativa nazionale.

“In questo mandato– afferma Priolo– vogliamo determinare un’accelerazione sulla capacità del sistema regionale pubblico e privato di transizione verso le fonti energetiche rinnovabili. E nell’individuare le aree idonee, dovremo ricercare il migliore punto di equilibrio fra istanze private, che la norma definisce come ‘opere di interesse pubblico prevalente’ e interessi pubblici di tutela del territorio, sostenibilità ambientale, impatto paesaggistico e ambientale, ma anche di prossimità alle infrastrutture, facilità di connessione alla rete e sicurezza energetica, salvaguardando allo stesso tempo le nostre produzioni agricole”.

“Tenere insieme tutte queste istanze– aggiunge ancora Priolo– richiede un lavoro attento di ascolto e confronto. Per questo il percorso che porterà all’approvazione della legge dovrà necessariamente vedere il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, oltre che di tutti i portatori di interesse e, naturalmente, dei consiglieri regionali ai quali spetterà l’approvazione della legge”.

Gli obiettivi del ‘burden sharing’

Il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 21 giugno 2024 individua la ripartizione fra le regioni e le province autonome dell’obiettivo nazionale al 2030 di 80 GW di potenza aggiuntiva installata da fonti rinnovabili a partire dal 31 dicembre 2020, assegnando alla Regione Emilia-Romagna l’obiettivo di 6,33 GW.
Dal gennaio 2021 a oggi la potenza da fonti rinnovabili installata è di circa 1,5 GW e circa 1 GW aggiuntivo è stato già autorizzato mentre sono pendenti “autorizzazioni uniche” per ulteriori 1,3 GW. Questo vuol dire che, se tutte le autorizzazioni pendenti o concluse portassero all’installazione dei relativi impianti, mancherebbero circa 2,6 GW al raggiungimento dell’obiettivo nazionale sopra citato.

Potenza elettrica installata, autorizzazioni e iter amministrativi

Al 31 marzo 2025, la potenza elettrica lorda da fonti rinnovabili (FER) in Emilia-Romagna ha raggiunto circa 4.730 MW, pari al 40% del totale della potenza installata in regione. Il dato segna una crescita del 12% rispetto al 2023 e del 45% negli ultimi tre anni, trainata in particolare dal fotovoltaico, che da solo rappresenta il 77% della potenza FER installata (3.587 MW, +18% rispetto al 2023). Restano invece stabili le altre fonti: eolico (45 MW, 1%), idroelettrico (410 MW, 9%) e biomasse (587 MW, 13%).

Nel 2024, inoltre, sono state rilasciate autorizzazioni uniche (AU) per circa 364 MW di nuovi impianti, a fronte di una potenzialità pendente di oltre 1.342 MW (prevalentemente per il fotovoltaico), a cui si aggiungono ulteriori 1.260 MW di progetti in valutazione ambientale (VIA) statale e oltre 1.000 MW di parchi offshore in procedura ministeriale.