Un piacevole riconferma. Torna anche quest’anno la rassegna “Castelmondo”, organizzata dal Comune di Castelfranco Emilia in collaborazione con la rivista Internazionale e che porterà in città quattro documentari selezionati dai più importanti festival in giro per il mondo.

Il programma si apre il 4 maggio alle 17.30 presso la Biblioteca comunale Lea Garofalo con la proiezione di “Union” di Brett Story e Stephen Maing: una cronaca della prima sede sindacalizzata di Amazon in America, nata dal basso e senza supporti istituzionali. L’11 maggio alle 17.30, sempre nello stesso luogo, “I Shall Not Hate” di Tal Barda racconta la vicenda toccante del medico palestinese Izzeldin Abuelaish, capace di trasformare una tragedia personale – la scomparsa, a seguito di un bombardamento, di tre delle sue figlie – in un messaggio universale contro l’odio. Il 18 maggio alle 17.30 sarà proiettato “Of Caravan and the Dogs” di Anonymous e Askold Kurov, film che documenta la resistenza dei giornalisti e attivisti indipendenti in Russia alla vigilia della guerra in Ucraina; appuntamento in biblioteca. Chiude la rassegna il 1° giugno alle ore 21 in Piazza Garibaldi “Farming the Revolution” di Nishtha Jain, il racconto della protesta dei contadini indiani contro le leggi agricole del governo Modi. Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.

«Abbiamo voluto fortemente riportare “Castelmondo” anche quest’anno – dichiara l’assessore alle Politiche giovanili di Castelfranco Emilia, Sarah Testoni – perché crediamo nel potere del cinema come strumento di riflessione e consapevolezza. Questi documentari ci parlano del nostro presente e ci spingono a guardare oltre i confini, a conoscere le storie di chi lotta ogni giorno per la dignità, la libertà e la giustizia. È un’occasione preziosa per la nostra comunità: un invito ad aprire gli occhi e il cuore. I film scelti offrono uno sguardo potente e senza filtri su temi cruciali come la giustizia sociale, i diritti umani, la libertà di espressione, il cambiamento climatico e le lotte contro i regimi oppressivi. Una rassegna che è, a tutti gli effetti, una finestra sul mondo contemporaneo, vista attraverso la lente del cinema indipendente».