Sciopero nazionale giovedì 22 maggio 2025, indetto da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità Privata e delle Rsa per il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro Aiop (da 6 anni) e del contratto nazionale Aris (da 13 anni). Entrambi i contratti sono applicati a geometria variabile nelle strutture modenesi accreditate e private Villa Rosa, Villa Pineta, Ducale 1, Ducale 2, Ducale 3, Hesperia, Casa di Cura Fogliani, Villa Igea e Lega del filo d’Oro e in diversi poliambulatori privati e centri prelievi, per circa 3.000 lavoratrici e lavoratori complessivi in provincia di Modena.

“La Funzione Pubblica Cgil di Modena nelle assemblee e iniziative pianificate per la mobilitazione, avviata da tempo sia a livello nazionale che locale dopo il fallito il tentativo di conciliazione, denuncia il mancato riconoscimento delle professionalità di operatrici e operatori che ogni giorno si adoperano per soddisfare i bisogni di salute delle persone e la qualità dei servizi” spiega Mohcine El Arrag della Funzione Pubblica Cgil Modena.

“Troppo comodo sbandierare l’eccellenza delle prestazioni e il recupero delle liste di attesa, a spese e sulle spalle degli altri! – continua il sindacalista della Fp Cgil – Parliamo di aziende che operano per conto della pubblica amministrazione e da questa percepiscono ingenti risorse. Si tratta di un modo alquanto comodo di fare impresa, percepire denaro pubblico e non pagare correttamente le lavoratrici e i lavoratori. È vergognoso, intollerabile il perdurare dello stallo delle trattative con Aiop e Aris per il rinnovo del contratto nazionale, mentre il costo della vita aumenta vertiginosamente specie a Modena che è una delle città più care d’Italia”.

Lo sciopero del 22 maggio 2025 vuole dare una sferzata alle controparti datoriali Aiop e Aris che, attraverso il rinnovo del contratto nazionale devono restituire diritti. Devono, perché il contratto di lavoro è un diritto e non un privilegio per infermieri, tecnici di radiologia, strumentisti di sala operatoria, fisioterapisti, psicologi, educatori, operatori socio-sanitario, ausiliari, amministrativi, ecc… del settore della sanità privata. “Servirebbe rinunciare ad una parte dei profitti aziendali – aggiunge Mohcine El Arrag – per il riconoscimento del rinnovo contrattuale in relazione alla crescita del fatturato, a maggior ragione anche alla luce delle recenti sottoscrizioni di molti contratti nazionali nel campo socio assistenziale legati ai servizi alla persona”.

La Funzione pubblica Cgil di Modena conclude le assemblee nei luoghi di lavoro e le iniziative partecipando al presidio regionale di mercoledì 22 maggio 2025 a Bologna, davanti alla sede della Regione (viale Aldo Moro,52) a partire dalle ore 10.30, mettendo al centro la vertenza sindacale del contratto, il diritto alla salute dei cittadini, la gestione delle risorse pubbliche tramite l’accreditamento regionale.