Il prossimo Sabato 24 Maggio 2025, alle ore 10, presso la Sala Conferenze del “Polo Culturale – Il Pico” sarà presentato il volume “Emilia 2012, riflessioni critiche sui luoghi e sui temi del sisma”. Un incontro pubblico che vedrà la partecipazione di numerosi protagonisti nel processo di ricostruzione e rigenerazione urbana dei territori colpiti dal terremoto nello scorso 2012.
A discutere del volume, che raccoglie una serie di riflessioni critiche e testimonianze sullo stato della ricostruzione e sul cambiamento radicale che ha attraversato le comunità e il paesaggio architettonico, interverranno:
- Davide Baruffi, Assessore Regione Emilia-Romagna
- Letizia Budri, Sindaco di Mirandola
- Mattia Veronesi, Presidente del Consiglio dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord
- Mauro Soldati, Direttore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
- Paolo Campagnoli, curatore volume
Il volume si inserisce nell’ambito delle iniziative del Centro Documentazione Sisma Emilia 2012, nato lo scorso 2016 con l’intento di raccogliere e documentare il lavoro svolto nelle fasi della ricostruzione e della rigenerazione. Un’opera che evidenzia l’impegno di tutti gli attori coinvolti e le risposte concrete alle sfide emergenziali, mettendo in luce anche il ruolo determinante delle istituzioni, degli atenei e degli enti locali.
Una riflessione articolata su temi come la gestione dell’emergenza, la conservazione dei beni culturali danneggiati e il profondo cambiamento nei rapporti tra uomo e ambiente, il volume evidenzia l’importanza di un approccio multidisciplinare alla ricostruzione, che ha coinvolto il lavoro sinergico di architetti, ingegneri, storici dell’arte e scienziati. La ricerca e la condivisione delle competenze sono state le fondamenta per restituire ai territori la loro identità e per progettare un futuro migliore per le comunità locali.
“Mi congratulo con Paolo Campagnoli che ha saputo in questo volume raccogliere, attraverso scatti e descrizioni precisa, tutte le cicatrici lasciate dal sisma dello scorso 2012 – commenta la Vice Sindaco Marina Marchi – Attraverso questa testimonianza sarà possibile non solamente analizzare i danni, bensì anche gli sforzi messi in campo dalla nostra comunità per ricostruire la parte infrastrutturale del nostro territorio”.
“Il volume si struttura in tre parti – anticipa il curatore Paolo Campagnoli – Nella prima parte sono raccolti i contributi dei funzionari della Agenzia Regionale per la Ricostruzione e delle Soprintendenze territorialmente interessate, contributi nei quali si racconta come è stata governata l’emergenza e come si è affrontato il tema della conservazione dei beni culturali danneggiati dal sisma. Apre la seconda parte del volume uno scritto che introduce ai luoghi colpiti dal sisma. Ne è descritta la genesi in un continuo rapporto dinamico tra uomo e ambiente che ha portato nel tempo alla sovrapposizione di più paesaggi architettonici e rurali “costruiti”, in un contesto che per secoli ha comunque conservato una forte naturalità. L’introduzione ai luoghi si chiude con due importanti contributi che mettono in relazioni le caratteristiche geologiche del territorio con gli eventi sismici e i loro effetti. La terza parte del volume è dedicata alla Ricerca. Al riguardo devo esprime un vivo ringraziamento alla prof.ssa Federica Ottoni dell’Università degli Studi di Parma alla quale si deve tutto il lavoro di coordinamento di questa sezione, dal coinvolgimento di tanti suoi colleghi, alla organizzazione e redazione dei loro studi in un palinsesto di grande livello scientifico. Numerosi contributi illustrano le nuove conoscenze acquisite dalla ricca campagna di ricerca messa in campo dai quattro Atenei della Regione (UNIBO, UNIFE, UNIMORE, UNIPR), ricerca che ha visto collaborare esperti di Restauro, di Disegno e di Scienza e Tecnica delle Costruzioni. Il tutto in un’ottica di interdisciplinarietà quanto mai necessaria quando si parla di recupero del costruito storico e, di riflesso, anche delle comunità che in questa storia architettonica si identificano dandone valore. Una ricerca accademica che nello spirito di “lezioni” apprese dal sisma è sconfinata anche in nuove opportunità e modalità di didattica”.