Sono scese di 201 unità, alla fine del primo trimestre 2025, le imprese femminili attive in provincia di Reggio Emilia; un calo (-2,2% ben al di sopra del -0,8% nazionale e del -1,0% regionale) che ha portato le imprese “in rosa” reggiane ad 8.968, con un’incidenza del 19,2% sul totale delle aziende attive nel territorio.

I dati forniti da Infocamere e messi a confronto con i primi tre mesi del 2024, sono frutto delle analisi e delle elaborazioni dell’Ufficio Studi Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia.

All’interno dell’universo delle imprese femminili attive analizzato dall’Ente camerale, la graduatoria relativa alla maggior presenza di aziende “in rosa” assegna il primato al commercio, con 2.146 unità (in diminuzione del 3,7%, con 83 unità in meno) e una quota del 23,9% sul totale delle imprese femminili.

Segue il comparto dei servizi alle imprese che, con 2.007 unità, incide per il 22,4% sul totale e che risulta in crescita del 2,0% (+40 imprese).

Di segno opposto al precedente è il settore dei servizi alla persona con 15 unità in meno (1.434 realtà imprenditoriali femminili attive, in calo dell’1,0%), che vanno così a coprire il 16,0% del totale.

Come le precedenti, le aziende femminili del settore primario registrano un calo rispetto al primo trimestre 2024, attestandosi così a quota 1.207 (-21 unità e -1,7%), con un’incidenza sul totale del 13,5%.

Sono ancora peggiori i dati provenienti dal manifatturiero, nel quale sono presenti 997 unità, vale a dire 81 in meno a fine marzo 2025 (-7,5%) e con un’incidenza dell’11,1%.

Il trend negativo delle imprese femminili reggiane è ulteriormente confermato nei servizi di alloggio e ristorazione, nei quali si sono perse 21 aziende attive (-2,4%), riducendo così la presenza “in rosa” a quota 841, con il 9,4% sul totale.

Da ultimo si segnalano le costruzioni che pesano sull’universo imprenditoriale femminile reggiano per il 3,6% e che calano di 15 unità (-4,5%), portandosi così ad un totale di 322.

Le imprese femminili con la qualifica di artigiane sono 2.352 (il 26,2% d’incidenza sul totale), quelle anche giovanili 781 (l’8,7%), mentre le femminili a guida straniera sono 1.490 (il 16,6%).

Per quanto riguarda la natura giuridica delle imprese femminili della provincia di Reggio Emilia, prevalgono le imprese individuali (5.854 unità che rappresentano il 65,3% del totale, in calo del 3,0%), seguite dalle società di capitale (1.861 unità, 20,8% del totale e in crescita del 2,5%) e dalle società di persone (1.090 unità, 12,2% del totale e in diminuzione del 5,5%).

Tra i Comuni reggiani che presentano un’importante incidenza d’imprese femminili sul totale delle aziende attive, spiccano Ventasso con 116 aziende “in rosa”, che vanno a coprire l’ambito comunale del 25,3%. A seguire, il Comune di Casina con 111 imprese femminili attive (il 24,0% d’incidenza sul totale), Boretto (81 imprese femminili e una quota del 23,9% sul totale), Poviglio (161 e 23,1% di incidenza sul totale), Rio Saliceto (123 e 22,7%), Reggiolo (182 e 22,5%) e infine Guastalla con 257 imprese attive che pesano sul totale delle attive per il 22,3%).

Bisogna scendere fino al 37° posto della graduatoria sopra menzionata, per incontrare il capoluogo reggiano con le sue 3.077 imprese femminili attive ed un’incidenza pari al 17,4% sul totale delle realtà imprenditoriali con sede nel Comune di Reggio Emilia.

Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura dell’Emilia con cortese preghiera di pubblicazione e diffusione.