I nuovi contratti che le imprese della provincia di Parma prevedono di attivare nel mese di maggio risultano in crescita del 2,8% rispetto allo stesso mese del 2024, con un dato complessivo di 4.110 attivazioni.

In crescita, ancora più marcata, anche i dati relativi al trimestre maggio-luglio, con previsioni di nuovi contratti per 14.170 unità rispetto alle 13.470 dello stesso trimestre 2024 (+5,2%).

I dati, elaborati dal sistema informativo Excelsior, gestito da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia,

evidenziano, a proposito dei singoli settori, una crescita per l’industria (salvo il lieve calo delle costruzioni nel trimestre) e per i servizi complessivi (con un calo dei servizi alle imprese nel dato mensile); aumenti anche per commercio, alloggio e ristorazione,  servizi alla persona e servizi alle imprese (queste ultime solo nel trimestre). Vediamo il dettaglio.

La crescita dell’industria si prevede sia nel mese di maggio (+3,6%, passando da 1.650 a 1.710 nuove attivazioni) che nel trimestre maggio-luglio (+1,0%, passando da 6.040 a 6.100 attivazioni). Nello specifico, il manifatturiero e le public utilities sono previste in crescita del 4,6% nel dato mensile, passando da 1.320 a 1.380 nuove attivazioni, mentre nel valore trimestrale la crescita è un po’ più contenuta (+1,6%), con il passaggio da 4.980 a 5.060 nuove attivazioni. Per le costruzioni invece si prevede una crescita pari a zero nel mese di maggio (con 330 nuove attivazioni come nel maggio 2024), e un lieve calo nel trimestre (-1,0%), con 1.040 nuovi contratti.

Il dato complessivo dei servizi è positivo nel mese di maggio, visto che si ipotizza una crescita del 2,1% (+50 unità) per arrivare a 2.400 contratti; in aumento dell’8,6% le previsioni di nuove attivazioni nel trimestre maggio – luglio (+640 unità), passando da 7.430 a 8.070 nuovi contratti rispetto al medesimo trimestre del 2024.

Per i servizi alle imprese si prevede un calo del 2,0% nel dato mensile, con 1.010 nuovi contratti nel maggio 2025 (20 in meno rispetto al maggio 2024), con una crescita del 4,5% (+140 unità) nel trimestrale, arrivando a 3.260 nuove attivazioni.

Il commercio risulta in calo del 14,8% nel dato mensile, evidenziando invece una previsione di lieve aumento (+1,2%) nel trimestre maggio – luglio, con 20 nuove attivazioni in più rispetto al medesimo periodo del 2024, arrivando a 1.630 contratti.

Il comparto dell’alloggio e ristorazione evidenzia una tendenza all’aumento sia nel mensile (+17,1%) con 480 nuove attivazioni (70 in più del maggio 2024) che nel trimestrale (+20,4%) con 1.650 nuovi contratti (280 in più del 2024).

Per i servizi alla persona si prevedono 450 nuovi contratti nel maggio 2025 (80 in più rispetto al maggio 2024), con una crescita del 21,6%; nel trimestre si ipotizza invece un aumento del 15,0%, con 1.530 nuovi contratti rispetto ai 1.330 del 2024.

Le imprese che prevedono di attivare nuovi contratti sono pari al 18% del totale. Nel 23% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Per una quota pari al 33% interesseranno giovani con meno di 30 anni, mentre per una quota pari al 23% le imprese prevedono di assumere personale immigrato e il 13% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato.

Tra gli elementi più significativi dell’indagine spicca, dicevamo, la quota di nuovi contratti che a maggio è riservata ai giovani con meno di 30 anni, e che si attesta al 33%. Questi, nell’ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, sono particolarmente richiesti in qualità di tecnici delle attività finanziarie ed assicurative (70,8%), tecnici in campo informatico-telecomunicazioni (41,5%) e tecnici specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie (40,0%). Seguono analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (31,8%), tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive (30,0%).

Nell’ambito delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, gli under 30 sono molto richiesti come operatori della cura estetica (67,5%), addetti alla gestione amministrativa della logistica (64,3%), addetti alle vendite (50,6%).

Da ultimo, tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, si prevede che il 73,7% dei nuovi contratti sarà riservato agli under 30 in qualità di operai specializzati delle lavorazioni alimentari; il 53,5% ad operai di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e produzioni minerali; il 49,1% a operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, il 40,0% a operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali; il 38,3% a fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica.

Maggio 2025 è ancora caratterizzato dal fenomeno dei candidati considerati introvabili da parte delle imprese parmensi, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 53,7% dei casi, di cui il 36,3% per mancanza di candidati, il 13,7% per preparazione non del tutto adeguata degli stessi.

Tra i profili più difficili da reperire, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica troviamo i tecnici della distribuzione commerciale (92,9%), ingegneri (85,5%), tecnici in campo ingegneristico (78,9%), tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive (77,5%).

Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, di difficile reperimento sono, soprattutto, le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (67,3%), gli operatori della cura estetica (60,0%), gli addetti alla gestione amministrativa della logistica (53,6%).

Nel segmento degli operai con elevata qualificazione le difficoltà si incontrano soprattutto nella ricerca di fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (91,7%); conduttori di macchine movimento terra, sollevamento e maneggio materiali (84,6%); operai macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e produzioni minerali (87,9%); operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (79,8%).