Cultura della legalità e della cittadinanza responsabile per giovani e meno giovani, prevenzione dell’usura, aiuti alle vittime di reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, recupero dei beni immobili confiscati e loro utilizzo per fini sociali.
Sono solo alcune delle azioni per le quali la Regione prevede contributi agli Enti locali sulla base di progetti e iniziative in tutta l‘Emilia-Romagna: i ‘patti’ stretti da viale Aldo Moro per la prevenzione del crimine organizzato puntano promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile fra i giovani; sostenere gli osservatori locali per il monitoraggio e l’analisi dei fenomeni d’illegalità collegati alla criminalità organizzata e a favorire il riutilizzo sociale dei beni immobili confiscati.
Il nuovo bando, finanziato con risorse pari a 1,2 milioni, è regolato dalla legge regionale 16 del 2016 “Testo unico per la promozione della legalità e la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili”.
I contenuti e le priorità sono stati illustrati oggi in un incontro online aperto a tutte le amministrazioni locali dell’Emilia-Romagna e ai coordinatori delle politiche locali di promozione della cultura della legalità, cui ha partecipato l’assessora regionale alla Legalità, Elena Mazzoni.
“In Emilia-Romagna, sarebbe necessario raddoppiare sia le forze di polizia che l’organico della Direzione distrettuale antimafia per garantire una prevenzione efficace contro la criminalità organizzata. Condivido pienamente- ha affermato Mazzoni- il grido d’allarme lanciato dal pubblico ministero Marco Forte durante il convegno sui beni confiscati organizzato da Libera. Forte ha sottolineato come la lotta alle mafie richieda l’impiego di tutti gli strumenti disponibili, sia tecnologici che umani. Auspico quindi che il Governo intervenga al più presto, ascoltando questo appello e sostenendo concretamente la battaglia contro la criminalità organizzata, non solo a parole ma anche con fatti concreti”.
“Da parte nostra- prosegue Mazzoni- siamo al fianco degli Enti locali per far crescere la qualità di vita delle persone e delle comunità, con iniziative concrete e il sostegno alle vittime di reato. Tra le azioni di punta con le amministrazioni locali, c’è il riutilizzo a fini sociali dei beni immobili confiscati, anche aumentando le risorse per il recupero di un crescente patrimonio sottratto alla criminalità in Emilia-Romagna, che oggi si pone al terzo posto nel Nord Italia per numero di beni immobili confiscati. Possiamo garantire così i valori di giustizia sociale e restituire ai territori una ricchezza immobiliare”.
La nuova vita di capannoni e immobili favorisce l’inclusione sociale di persone in situazioni di povertà, senza fissa dimora, vittime di violenza o la creazione di spazi pubblici per i cittadini con servizi per l’infanzia, i giovani, gli anziani, istruzione, cultura e sport.
Le domande di finanziamento vanno presentate entro il 20 giugno 2025, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: cittasicure@postacert.regione.emilia-romagna.it
Tutte le informazioni sul bando sono disponibili nella pagina web dedicata