«Castelfranco Emilia ha l’obiettivo di diventare un crocevia per la formazione nella pubblica amministrazione, e la partecipazione di oltre 200 persone – tra presenza e streaming – al convegno “Legalità, trasparenza e controllo: strumenti per il buon governo”, organizzato insieme ad UPI Emilia-Romagna, conferma che siamo sulla strada giusta». Commenta così il grande successo di oggi Giovanni Gargano, sindaco di Castelfranco Emilia, a seguito dell’evento che si è tenuto stamattina al Teatro Dadà e che ha visto la presenza di autorevoli relatori come Giuseppe Busia, presidente di ANAC, Piergiorgio Morosini, presidente del Tribunale di Palermo, Marcovalerio Pozzato, presidente della Corte dei conti – sezione controllo dell’Emilia-Romagna e Tommaso Pazzaglini, dottore commercialista e consigliere nazionale di Ancrel.

«Castelfranco Emilia, insieme ai Comuni della rete di Avviso Pubblico, è impegnata ogni giorno a promuovere una cultura amministrativa fondata su principi chiari e non negoziabili: trasparenza, legalità, responsabilità. Lo facciamo non solo attraverso regolamenti e controlli, ma anche creando momenti di confronto come questo, per crescere insieme nella consapevolezza del nostro ruolo. Perché il buon governo non è mai frutto del caso, ma il risultato di una scelta precisa: stare dalla parte della legalità, sempre. Ringrazio UPI Emilia-Romagna, Avviso Pubblico e tutti i relatori intervenuti, tra cui Giuseppe Busia, presidente di ANAC, e Piergiorgio Morosini, presidente del Tribunale di Palermo, che hanno portato contributi fondamentali per rafforzare la cultura della legalità nella pubblica amministrazione», aggiunge Gargano. «Castelfranco Emilia – conclude il primo cittadino – vuole ambire a diventare un punto di riferimento per la formazione e la diffusione di buone pratiche. Vogliamo proseguire su questa strada, consapevoli che la gestione dei soldi pubblici assume un valore ancora più alto: ogni euro speso in modo corretto, trasparente, efficiente è un atto di giustizia sociale. È un investimento nel bene comune, nei servizi, nella fiducia tra cittadino e istituzione. Al contrario, ogni spreco, ogni opacità, ogni concessione all’interesse privato a scapito di quello collettivo rappresenta un passo indietro nella costruzione di una società giusta».