Puianello, inaugurato alla Casa della Comunità uno spazio di accoglienza gestito dal Volontariato frutto di un percorso di condivisione e co-progettazione fra l’Ausl IRCCS di Reggio Emilia, l’Unione Colline Matildiche e le Associazioni del territorio (Albinea, Vezzano sul Crostolo e Quattro Castella).
Grazie a questa iniziativa i volontari di AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) e dell’Associazione Valore Aggiunto – La diversità che unisce – dedicheranno un po’ del loro tempo per abitare la Casa della Comunità, condividendo spazi e pensieri con gli operatori che già lavorano all’interno della struttura.
Lo sportello nasce con il fine di valorizzare l’importante ruolo delle associazioni di volontariato, fondamentali perché portatrici di competenze preziose di ascolto e orientamento per i cittadini residenti nel territorio di riferimento. I volontari nello specifico offriranno ai cittadini informazioni sull’ Associazione che rappresentano e svolgeranno un’azione di accoglienza e orientamento rispetto ai servizi pubblici presenti all’interno della Casa, al fine di renderla maggiormente accessibile, partecipata ed abitata. Il presupposto alla base dell’iniziativa è considerare la Salute e i luoghi di cura come patrimonio di responsabilità collettiva, occasione di condivisione e di diffusione di buone prassi, di reti di sostegno, di relazioni significative, per la creazione di ben-essere collettivo e per ogni singolo cittadino.
“L’idea – spiega la Direttrice di Distretto sanitario di Reggio Emilia Benedetta Riboldi – è quella di animare la Casa, facendo entrare anche l’informale e aprendo le porte ai cittadini e al tanto valore del Territorio. A tal fine è stato creato un apposito spazio, all’ingresso della struttura, dedicato ai volontari con una presenza inizialmente di due volte al mese”.
“Accoglienza professionale e contributo organizzato del territorio locale sono due ingredienti che innovano radicalmente il contenuto dell’offerta di Salute. – spiega il Presidente dell’Unione Colline Matildiche e Sindaco di Quattro Castella Alberto Olmi – Si tratta di un diritto fondamentale che non si esaurisce in prestazioni diagnostiche, mediche o farmacologiche, ma una responsabilità condivisa con la comunità locale che partecipa al percorso di cura. La Casa della comunità – conclude – nasce proprio per aprirsi al territorio e rendere la Salute un percorso più efficace, accessibile e meno costoso per ogni cittadino. Nei prossimi passi auspichiamo che altre associazioni del territorio collaborino e contiamo su una loro diretta partecipazione al coordinamento organizzativo della Casa della Comunità a fianco dei Comuni e dell’Unione”.
Sarà possibile incontrare i volontari e scambiare due parole con loro, per conoscere un po’ meglio loro e le loro associazioni in determinati giorni. Nello specifico AIMA e Valore Aggiunto saranno presenti rispettivamente il terzo mercoledì e il quarto venerdì d’ogni mese, dalle 9 alle 12. Il numero delle presenze, gli orari ed i giorni potranno essere modificati in itinere.
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Nelle foto i volontari di AIMA e Valore Aggiunto, gli operatori del Punto Unico di Accesso (PUA) della Casa della Comunità: Maria De Biasi (operatore socio-sanitario) e Ferrari Ramona (operatrice di Sportello Sociale); Sandra Consolini (Responsabile Professioni Sanitarie della Casa); Vincenzo Lavecchia (Dirigente Medico Referente Cure Primarie della Casa); Linda Ametta (Funzionario di Progettazione territoriale dell’Unione Colline Matildiche).