Dopo il +2,3% segnato nel 2024, l’export parmense ha un po’ frenato nel primo trimestre di quest’anno, con un -0,1% che ha portato il valore delle esportazioni di gennaio-marzo a poco meno di 2,5 miliardi di euro.

A evidenziarlo sono le analisi dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Istat, che mettono in luce anche un’impennata delle importazioni del 14,9%. Queste ultime, si portano così al di sopra degli 1,5 miliardi, riducendo il saldo attivo import/export a 902 milioni.

A determinare il lieve calo dell’export è stato, ovviamente, il settore manifatturiero (che pesa per il 96,4% sul totale delle esportazioni parmensi), che ha perso lo 0,4% e ha realizzato un valore di circa 2,4 miliardi.

Tra i comparti che lo caratterizzano maggiormente, quello alimentare ha registrato un aumento del 6,4%, portandosi così a 785 milioni. E’ risultato in crescita, seppur più contenuta, anche quello dei macchinari, che ha riportato un +0,5% per un volume di 611 milioni. Male, invece, il chimico-farmaceutico, che ha ceduto il 6,3% e ha visto le esportazioni ridursi al di sotto dei 300 milioni nel primo trimestre 2025.

Tra gli altri settori dell’economia parmense spicca il buon andamento dell’agricoltura, con un aumento del 9,2% che ha portato il valore delle esportazioni a 70 milioni di euro.

Quanto alle destinazioni dei beni, l’Europa ha segnato un incremento del 2,6%, attestando così al 68,7% (quasi 1,7 miliardi) la sua incidenza sul totale delle esportazioni parmensi.

In calo, invece, il continente americano -12,5%), mentre l’Asia ha confermato i 235 milioni di scambi dei primi tre mesi del 2024.

Anche dall’analisi dei dati riguardanti i singoli partners commerciali dell’economia parmense emerge chiaramente come il risultato del trimestre sia stato in gran parte determinato dal fattore americano: gli USA, pur conservando il terzo posto tra i paesi importatori con un’incidenza del 10,9%, hanno diminuito i flussi in entrata di ben 41 milioni, corrispondenti ad un calo del 13,4%.

In calo anche i primi due Paesi con i quali le imprese parmensi intrattengono rapporti commerciali,  ovvero la Francia (-2,1%, con esportazioni per poco meno di 335 milioni) e la Germania con una flessione dell’1,1%, che ha portato le esportazioni a 329 milioni.

Buono, invece, il dato proveniente dalla Spagna, che ha segnato un +22,7% rispetto al primo trimestre 2024, per un valore di 147 milioni.