Le temperature stanno salendo promettendo picchi da record e anche quest’anno i Distretti dell’Azienda USL di Modena, in accordo con gli Enti Locali, hanno elaborato il programma del “Piano caldo” rivolto ad assistere la popolazione ed aiutarla ad affrontare il caldo estivo, partendo dai più fragili, in particolare anziani, e malati cronici. Il piano è già attivo e proseguirà fino a settembre.

Proprio gli anziani, che rappresentano una fascia consistente della popolazione destinata ad aumentare sempre di più, subiscono gli effetti negativi delle ondate di calore. Con l’avanzare dell’età, come confermato da diverse indagini internazionali, il corpo umano perde gradualmente la capacità di regolare la temperatura interna. Di conseguenza, le persone anziane possono avere più difficoltà nel mantenere una temperatura corporea adeguata durante i periodi di caldo intenso ed avere una minore sensibilità alla sete. Se sono presenti inoltre patologie croniche associate (malattie cardiache, diabete, ipertensione), le persone anziane diventano molto più vulnerabili alle conseguenze negative del caldo estivo.

Per il ‘Piano caldo’, ogni territorio (Carpi, Castelfranco Emilia, Mirandola, Modena, Sassuolo, Pavullo e Vignola) ha definito un coordinamento e un gruppo operativo composto da operatori sociali e sanitari fortemente orientati a gestire le emergenze, di cui sono condivisi i contatti per garantire l’immediata reperibilità e attivazione, mentre un “piano di azione” specifica nel dettaglio le iniziative di prevenzione e assistenza da mettere in campo al bisogno.

Particolare attenzione è stata riservata a chi vive in condizioni di solitudine e isolamento prevedendo l’attivazione di numeri verdi collegati con i centri operativi dei diversi territori, oltre ad apposite comunicazioni nei confronti della popolazione. Qualora si verificassero situazioni di allarme o emergenza, in base alle segnalazioni dell’ARPA, il piano prevede l’attivazione di interventi nei confronti dei cittadini più a rischio.

Gli interventi possono essere di diverso tipo: dalla possibilità di accesso temporaneo presso un luogo più fresco in strutture e servizi locali per le persone in condizioni di fragilità, durante le ore più calde del giorno, alla consegna a domicilio della spesa, dei pasti o dei medicinali, dalle telefonate di controllo per verificare lo stato di salute, alla segnalazione al Punto unico di accesso socio-sanitario.

Con l’arrivo dell’allarme ondate di calore diramato da Arpae, si attiva puntualmente la macchina ormai collaudata della segnalazione integrata tra Servizi sociali e Distretti sanitari – afferma Massimo Zucchini, Direttore Sociosanitario dell’Azienda USL di Modena –. Questa organizzazione consente di mettere in campo azioni per prevenire i rischi legati alle alte temperature, diffondendo informazioni corrette, promuovendo comportamenti sicuri e garantendo interventi tempestivi in caso di bisogno soprattutto per le persone anziane e coloro che vivono in condizioni di particolare vulnerabilità”.

Questi i dieci consigli da seguire per affrontare le temperature delle prossime settimane:

  1. Non uscire nelle ore più calde: meglio uscire al mattino presto o nel tardo pomeriggio; seguire le indicazioni meteo; chiudere le imposte durante le ore centrali, per mantenere una temperatura più fresca all’interno;
  2. Bere molta acqua, meglio se fresca, mai gelata;
  3. Fare pasti leggeri: consumare frutta e verdura di stagione, evitare i cibi molto elaborati e salati, quelli molto zuccherati e grassi, l’alcol. Non assumere cibi troppo caldi o troppo freddi;
  4. Attenzione a come ci si veste: indossare vestiti larghi, leggeri e comodi in fibre naturali e di colore chiaro, evitare i sintetici; evitare accessori scuri, prediligere quelli di colore chiaro;
  5. Proteggersi: usare cappelli, occhiali e ventagli per proteggere occhi e capo;
  6. Rinfrescarsi spesso: inumidire polsi e fronte; bagnarsi con acqua fresca, consigliati anche i bagni in acqua tiepida;
  7. Non esporsi al sole nelle ore più calde: usare sempre creme protettive;
  8. Evitare lo sport nelle ore centrali: l’attività fisica fa bene, ma occorre evitare le ore centrali del giorno, bere a piccoli sorsi ogni 10-15 minuti e indossare una maglietta che trattenga il sudore. Evitare di praticare sport a torso nudo;
  9. Pulire i filtri dei condizionatori: verificare l’ultima manutenzione e ripeterla se necessario;
  10. Aiutare le persone più fragili: oltre ai bambini ci sono anziani soli, malati cronici, donne in gravidanza, sosteniamole nelle commissioni quotidiane e verifichiamo se hanno bisogno di aiuto.