Castelfranco investe ancora in sicurezza. È ormai in fase di conclusione l’intervento che porterà all’installazione di una quarantina di nuove telecamere di videosorveglianza, pensate per rafforzare il controllo del territorio e garantire maggiore tranquillità ai cittadini.
Le nuove videocamere interesseranno in particolare la zona industriale di Venturina 1 e alcune aree sensibili del centro storico, tra cui i giardini pubblici, il municipio e la biblioteca.
L’obiettivo è duplice: da un lato, aumentare la copertura delle aree attualmente meno presidiate; dall’altro, migliorare la qualità complessiva del sistema, integrando tecnologia più moderna ed efficiente. L’intervento nasce da un progetto presentato nel corso del primo semestre 2024, a seguito dell’aggiudicazione di un bando ministeriale: le installazioni porteranno il sistema di videosorveglianza comunale a passare dalle attuali 101 telecamere a 141. Si tratta di un impianto, quello di videosorveglianza, attivo da oltre un decennio – la prima installazione risale infatti al 2011 – e progressivamente ampliato nel tempo.
«Quello che stiamo completando – spiega il sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano – non è solo un intervento tecnico, ma una promessa mantenuta. Le nuove telecamere rappresentano un presidio fondamentale per la sicurezza passiva, specie in aree delicate come la Venturina e il centro storico. È un passo concreto per rendere la nostra città più sicura, con un impianto più esteso, più moderno e più capace di rispondere alle esigenze reali della comunità. Queste videocamere si sommano ad altre 3.500 videocamere umane: gli occhi dei 3.500 volontari nei vari gruppi di Controllo di vicinato, che rappresentano il 10% della popolazione del territorio; sono un orgoglio. Accanto a ciò, proseguiamo con interventi mirati della Polizia locale, auspicando che chi di dovere riveda il parere negativo sull’elevazione delle Tenenza locale dei Carabinieri a Compagnia: all’Arma dei Carabinieri resterebbe, in caso di via libera, da pagare solamente l’affitto dello stabile, cosa che peraltro già accade, e coprire i costi di personale e strumenti. Proseguiamo inoltre – conclude Gargano – nella promozione di eventi tra capoluogo e frazioni, perché crediamo fortemente che dove c’è socialità non ci sia spazio per l’illegalità».