Si tratta di un 38enne di Parma, già noto alle cronache giudiziarie in quanto arrestato nel 2019 nell’ambito dell’operazione “Grimilde” con l’accusa di associazione di tipo mafioso. Da allora era rimasto detenuto fino alla condanna definitiva, sopraggiunta nel 2023, a sei anni di reclusione in quanto riconosciuto colpevole dei reati di associazione di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di valori, furto aggravato.
Nel marzo scorso gli erano stati concessi gli arresti domiciliari, proseguendo così l’espiazione della pena, che si era formalmente conclusa il 29 giugno scorso. Tuttavia, ora nei suoi confronti è intervenuta una nuova condanna per fatti risalenti all’estate del 2016, tra agosto e settembre, nelle province di Parma e Reggio Emilia, relativi a reati di associazione mafiosa e riciclaggio.
A seguito dell’iter processuale, con sentenza emessa in data 11/03/2025 dal Gup presso il Tribunale Ordinario di Bologna, divenuta definitiva il 25/04/2025 l’uomo è stato riconosciuto colpevole, condannandolo a 9 mesi di reclusione. Per questi motivi, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, in data 30 giugno 2025 ha emesso l’ordine di esecuzione per la carcerazione. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Poviglio, nel cui comune l’uomo risiede. I militari, quindi, hanno raggiunto l’uomo presso la propria abitazione in cui si trovava, lo hanno arrestato ed hanno dato esecuzione al provvedimento accompagnandolo in carcere per l’espiazione della pena.