Nei giorni scorsi la Polizia di Stato di Bologna ha arrestato tre cittadini tunisini, di cui due fratelli, che spacciavano all’interno della stazione ferroviaria Bologna Mazzini muovendosi tra la banchina e i binari nonostante i treni in corsa.

Nel pomeriggio del 9 luglio alle 14:30, durante un servizio di Polizia Giudiziaria finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli Agenti della IV Sezione – Crimine Diffuso della Squadra Mobile, hanno notato i tre tunisini; soggetti già noti in quanto avevano a loro carico diversi precedenti di polizia tra cui condanne e arresti per spaccio e reati contro il patrimonio.

I tre uomini erano ben organizzati e si muovevano tra la banchina della stazione e i binari. Nonostante il passaggio dei treni, i tre scendevano dalla banchina e armeggiavano vicino i binari, per poi risalire la banchina e posizionarsi in zone diverse per indirizzare gli acquirenti che arrivavano dalle scale del passaggio pedonale di via Guazzaloca.  I tre, dunque, si rifornivano recuperando sostanza stupefacente nascosta tra i binari e poi i due fratelli (classe 2000 e 2003) indirizzavano gli acquirenti verso il tunisino 36enne che, seduto a fine banchina, che effettuava le cessioni.

I tre pusher sono stati trovati in possesso di vario materiale, nello specifico: il tunisino classe 2003 aveva in una tasca dei pantaloni un tirapugni in metallo, nell’altra un attrezzo multiuso con lama liscia e lama seghettata e un telefono cellulare; il tunisino del 2000 aveva con sé 245 euro in contanti e un telefono cellulare. Vicino la banchina, dove avvenivano gli scambi, è stata trovata una mannaia da macellaio con la lama lunga 31 centimetri ed è stato rinvenuto un sacchetto termosaldato avvolto da cellophane di colore giallo contenente 7 grammi di mannitolo, una sostanza da taglio, e due involucri di colore lilla contenenti un grammo circa di eroina e due bilancini di precisione.