È il reggiano Giovanni Severi, titolare dell’attività Elettro Tec di Rubiera, il presidente della categoria Impianti di Lapam Confartigianato. «Grazie ai colleghi per la fiducia riposta – dichiara il neo eletto presidente – e in particolare al mio predecessore Mirko Guidelli per la linea tracciata durante il suo percorso. So che c’è un grande lavoro da fare, ma sono consapevole che scambiandoci conoscenze e agendo in sinergia riusciremo a dare continuità al lavoro svolto finora».
L’elezione del presidente di categoria durante l’iniziativa congressuale, a cui hanno partecipato tra gli altri anche Enrico Pivetti, Presidente Ordine Periti Industriali di Modena, Ivan Kuptsov, Ordine Periti Industriali di Reggio Emilia, Massimo Venturelli, Presidente ATER Associazione Tecnici Energie Rinnovabili e Alessandro Fravili, Progettista Formart Reggio Emilia, è stata l’occasione per analizzare il trend settoriale degli impiantisti. Come emerge da un’indagine dell’ufficio studi Lapam Confartigianato, nel territorio di Reggio Emilia e provincia si contano 1.453 imprese attive, il 38,7% con dipendenti, che danno lavoro a oltre 5 mila addetti, l’80,7% dei quali sono dipendenti. Analizzando il mercato del lavoro, a livello regionale sono 11.620 le entrate di impiantisti preventivate dalle imprese emiliano-romagnole, il 49,4% delle quali in micro imprese, cioè con meno di 10 dipendenti. L’Emilia-Romagna rientra però tra le regioni dove il trend della domanda di lavoro rivolta agli impiantisti è negativo. Permane, inoltre, un’importante difficoltà di reperimento di queste figure professionali, pari al 75,6% nel 2024, 5,1 punti percentuali in più rispetto al dato del 2023.
«I dati mostrano come il nostro sia un settore dove formazione e informazione devono farla da padroni – conclude Severi –. È per questo che dovremo cercare di continuare a lavorare in sinergia per offrire a tutti gli operatori del settore momenti di approfondimento costanti e periodici, sensibilizzando tutti gli addetti ai lavori sull’importanza di rimanere aggiornati con l’evoluzione delle strumentazioni e delle normative, formando quelle figure professionali di cui il settore ha estremamente bisogno per rimanere competitivo».