Nel corso dell’ultima seduta, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità – con qualche modifica e integrazione rispetto al testo originario, dopo il dibattito consiliare – la mozione presentata dalla Lista Civica Ricominciamo Daccapo che impegna il sindaco e la giunta a richiedere l’analisi di rischio sito-specifica della discarica Feronia di Finale Emilia e la sospensione dei conferimenti fino a quando non sarà garantita la sicurezza ambientale del sito.
“Il confronto in Consiglio Comunale – spiega il sindaco di Finale Emilia, Claudio Poletti – ha permesso di meglio definire l’analisi di rischio “in contraddittorio” richiamata nella mozione, intendendola come elaborazione aggiornata e autonoma dei dati in nostro possesso, comunicati nel tempo dal gestore ad Arpae e a noi trasmessi”.
Una volta completata, questa elaborazione – che, sentito il Consiglio, sarà affidata a un professionista esperto – verrà trasmessa ad Arpae e al Pubblico Ministero del processo penale in corso presso il Tribunale di Modena, affinché possa condividerla con il proprio consulente tecnico e, se è il caso, farla propria nella strategia processuale che intenderà perseguire.
Intanto, nei giorni scorsi, il Nucleo investigativo di Polizia ambientale agroalimentare e forestale di Modena è stato autorizzato a eseguire una serie di perforazioni per la posa di piezometri in via Serraglio, via Legnari, via Comunale Rovere e via Madonna Camilla, tutte strade limitrofe alla discarica, così da poter ottenere valori di confronto rispetto a quelli registrati all’interno del sito.
“In attesa della ripresa del processo – aggiunge Poletti – già nella Conferenza dei Servizi di venerdì 18 luglio, finalizzata all’analisi delle integrazioni al piano di caratterizzazione richiesto da Arpae a Feronia dopo i recenti ‘sforamenti’ dei valori di alcuni agenti inquinanti, chiederò all’agenzia regionale la convocazione urgente di una specifica conferenza proprio per analizzare gli ultimi dati che attestano un aumento esponenziale dei valori di numerosi contaminanti”.