L’imprenditrice parmense Linda Davighi è la prima Presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio dell’Emilia.

La nomina, all’unanimità, è avvenuta nell’ambito dell’organismo in cui sono presenti le 27 esponenti  delle  associazioni rappresentate nel Consiglio dell’Ente camerale.

Linda Davighi – Presidente della Honey srl e indicata da Ascom Confcommercio – guiderà così un comitato il cui primario obiettivo è la promozione e la valorizzazione dell’imprenditorialità femminile.

“Un obiettivo specifico – spiega Linda Davighi, che è affiancata alla Vicepresidenza dalle imprenditrici Federica Bussandri, piacentina, e Francesca Paoli, reggiana – che rientra comunque nell’ambito delle azioni complessive della Camera di Commercio dell’Emilia, cui il Comitato è chiamato a contribuire con analisi, proposte e suggerimenti che contribuiscano allo sviluppo di tutto il sistema imprenditoriale, concentrandosi poi, in particolare, sul patrimonio rappresentato dalle donne imprenditrici”.

“Alla Camera di Commercio dell’Emilia – prosegue la neo Presidente del Comitato per l’Imprenditoria  Femminile – fanno riferimento poco meno di 23.000 imprese guidate da donne, vale a dire il 20% sul totale delle realtà imprenditoriali delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. E’ allora evidente il valore di questo patrimonio, che a Parma è rappresentato da 8.207 imprese femminili (il 21,3% sul totale) che, oltretutto, si collocano in buona misura in settori ad alta densità occupazionale come i servizi alle imprese, il commercio e i servizi alla persona”.

“In questi ultimi anni, sebbene con dinamiche meno evidenti rispetto agli andamenti complessivi – spiega Linda Davighi, che è anche Presidente della Confederazione Associazioni Piccoli Proprietari di Immobili di Parma e presidente provinciale e Vicepresidente regionale della Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari – anche l’imprenditoria femminile mostra piccoli segnali di cedimento, ed è per questo che ci concentreremo, innanzitutto, su azioni che vadano a stimolare e motivare le giovani generazioni ad intraprendere quei percorsi imprenditoriali che non significano soltanto autoimpiego, ma generano nuove opportunità di lavoro, di inclusione, di coesione sociale e possono essere fonte di quella innovazione e di nuove capacità di visione di cui proprio i giovani sono portatori”.

“Valorizzando le esperienze già maturate dai Comitati attivi fino a due anni fa nelle singole province – conclude Linda Davighi – realizzeremo studi ed indagini che ci consentano di elaborare nuove proposte in materia di inclusione delle donne nel mondo del lavoro in senso lato, puntando a superare quei gap di genere che ancora persistono, soprattutto per quel che riguarda possibilità di carriera e retribuzioni”.

Del Comitato, come si è detto, fanno parte 27 esponenti del mondo dell’impresa; per la provincia di Parma, insieme a Linda Davighi, sono presenti Barbara Dagli Alberi (Unione Parmense Industriali), Annalisa Cattelani (Gruppo Imprese Artigiane), Paola Gallina (Confartigianato), Ilaria Gradella (Confesercenti), Sandra Rossi (CNA), Serena Sacchi (Ordine dei dottori commercialisti di Parma) e Tiziana Sfriso (Confagricoltura). Nel Comitato, che include 7 consigliere di Piacenza e 7 di Reggio Emilia, sono inoltre presenti, con rappresentanze che vanno oltre i confini provinciali, Loretta Losi (membro del Consiglio e della Giunta camerale), Angela Calò (in rappresentanza delle confederazioni sindacali delle tre province), Silvia Dodi (indicata da Adiconsum Emilia-Romagna), Michela Pacchiani (designata dall’Abi nazionale) e Monia Repetti (di nomina Coldiretti per Parma, Piacenza e Reggio Emilia).