Dopo quella di Faenza dello scorso 25 giugno dedicata al Lamone, una nuova assemblea pubblica a Castel Guelfo, nell’imolese, focalizzata sul torrente Sillaro: l’occasione per illustrare il progetto degli interventi di mitigazione del rischio idraulico, a protezione dei territori del Nuovo Circondario Imolese.
Hanno partecipato all’incontro il presidente della Regione, Michele de Pascale, e la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Saranno presenti il sindaco di Castel Guelfo, Claudio Franceschi, il presidente del Nuovo Circondario Imolese e sindaco di Imola, Marco Panieri, il segretario generale facente funzione dell’Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po, Andrea Colombo.
Come a Faenza, a tutti i partecipanti verrà distribuito un volantino con un qr code che rimanda alla pagina sul sito della Regione ‘Territorio sicuro’, dalla quale sarà possibile scaricare la bozza di progetto. Nella stessa pagina è presente un form, aperto a tutti, attraverso cui si possono inviare osservazioni, consigli e domande fino al 21 agosto.
“Replichiamo la modalità partecipata già adottata per i bacini di Lamone e Marzeno anche per il Sillaro, in modo da coinvolgere tutti in un percorso inclusivo, trasparente e collaborativo, fondamentale per ricostruire insieme- sottolinea de Pascale-. Stasera illustreremo, dunque, una proposta di interventi a nostro avviso fondamentali per la messa in sicurezza di questo territorio, colpito più volte e in più punti, in modo da proteggere le persone, le imprese, l’ambiente. E chiediamo ai territori di esprimersi e dirci la loro opinione: la loro voce è fondamentale per costruire una regione più sicura e sostenibile”.
“Questa fase di confronto e di ascolto è per noi molto importante- spiega Rontini-. Questa area è stata colpita in modo molto pesante dalle alluvioni di questi ultimi due anni, danni che abbiamo toccato con mano nei numerosi sopralluoghi di questi mesi. Questa assemblea è l’occasione per riportare il lavoro fatto insieme ai tecnici, spiegarlo a chi qui lavora e abita e ascoltare i loro dubbi e le loro proposte”.
“Siamo contenti che la Regione sia qui a Castel Guelfo, uno dei comuni colpiti in questi anni, ad illustrare le priorità di intervento idraulico di propria competenza sul Sillaro- le parole di Panieri-. Dobbiamo accelerare a tutti i livelli il percorso di ricostruzione con un’attenzione specifica anche per i territori della vallata, reperendo ulteriori risorse per il ripristino della viabilità. Siamo consapevoli che la Regione è al nostro fianco su questo e l’incontro di oggi dimostra un cambio di passo sul tema dell’alluvione, rafforzando gli interventi non solo sul Circondario Imolese, ma sull’intero territorio regionale”.
Il progetto
La strategia complessiva per la difesa dell’asta del Sillaro, delineata anche nel Piano Speciale Preliminare, prevede diverse tipologie di intervento, cui sono associate finalità specifiche.
Si parte con l’attuazione delle opere strutturali di laminazione e ulteriori risezionamenti e interventi strutturali, come previsto dagli strumenti di pianificazione in vigore, tra Castel San Pietro e la confluenza con il torrente Sellustra (a monte del ponte sulla Strada Provinciale 30, in località Fornace).
Si prevede anche di mantenere e recuperare aree di espansione a monte di Castel San Pietro per ottimizzare la capacità di laminazione del corso d’acqua, garantendo in caso di eventi intensi il pieno coinvolgimento dell’ambito fluviale.
Il progetto prevede anche lavori per migliorare a stabilità e la resistenza del sistema arginale esistente nel tratto di pianura, realizzando eventuali interventi locali di rialzo, al fine di garantirne la tenuta.
Altri elementi da tenere in considerazione per la strategia di difesa complessiva a valle di Castel San Pietro riguardano il miglioramento della capacità di laminazione attraverso l’arretramento delle arginature e la riprofilatura della sezione del fiume con abbassamento dei piani golenali, e la tracimazione controllata lungo il tratto arginato.