“Dispiace che la sottosegretaria Borgonzoni – nelle dichiarazioni rilasciate ad un organo di stampa locale – interpreti come punto di debolezza del progetto quello che è in realtà un suo punto di forza: una successione delle attività e dei monitoraggi che garantisce l’esito positivo degli interventi.

Il progetto esecutivo, approfondimento del PFTE già approvato dalla Soprintendenza, oltre ad ingegnerizzare le soluzioni proposte in quella fase progettuale, si è concentrato sulle modalità di esecuzione delle opere e sulla individuazione di tempi e modi per garantire che i lavori non generino alcun danno collaterale alla struttura.
Non va dimenticato che stiamo lavorando su di un oggetto unico, con caratteristiche costruttive e materiche che sono note nei limiti ammessi dalle tecnologie di indagine attualmente esistenti, peraltro fortemente limitate dai vincoli imposti dalla relazione ultimativa del comitato del 15 novembre 2023.
Ogni attività che sarà svolta sulla torre sarà accompagnata da un monitoraggio strumentale e da un confronto con modelli matematici: ogni azione sarà perseguita dopo l’esame degli effetti della azione precedente, e sarà adeguata a detti effetti. Si chiama metodo osservazionale. La sottosegretaria lo scambia per incertezze o incompletezza progettuale.
Il progetto esecutivo ha ottenuto parere favorevole dal Ministero, con una serie di prescrizioni che nulla tolgono alla logica complessiva dell’intervento, logica che è l’unica percorribile, ed è anche facilmente leggibile da chi ha seguito la vicenda: rimuovere il divieto dovuto al pericolo immediato, in modo da potere lavorare in sicurezza ‘su e nei pressi della torre’ (a questo servono i tralicci) e aumentare la capacità resistente del basamento (a questo servono le iniezioni).
Non vi sono quindi incertezze negli obiettivi e nelle attività necessarie per ottenerli: vi è, nel progetto, la grande attenzione a come eseguire dette attività.
Si ricorda, infine, che il progetto si limita alla messa in sicurezza della torre, come espressamente previsto dal finanziamento PNRR: gli interventi di restauro e consolidamento successivi saranno valutati anche alla luce degli esiti di questa prima fase”.