Thomas Casadei

Indagare i bisogni delle persone anziane sul territorio modenese, con un focus, in particolare, su quelli emergenti, legati anche al loro rapporto con la crescente digitalizzazione dei servizi: è questo l’obiettivo di un progetto frutto della collaborazione tra CRID – Centro di Ricerca su Discriminazioni e vulnerabilità Unimore, Auser Modena ODV e SPI-CGIL.

Il progetto si svilupperà anche grazie ad un protocollo sottoscritto di recente tra questi enti, un atto significativo che attesta l’importanza – anche nella prospettiva della “terza missione” dell’Ateneo e della sua funzione sociale – dell’interazione tra il Centro di ricerca, che ha sede presso il Dipartimento di Giurisprudenza, e le realtà sindacali e associative del territorio modenese impegnate nella tutela e nella promozione dei diritti delle persone anziane.

All’interno dell’accordo, la collaborazione tra i partner prevede l’elaborazione di attività di ricerca e formazione, la realizzazione di eventi congiunti, la pubblicazione di materiale scientifico e una pratica di scambio costante, con una particolare attenzione alla valorizzazione delle competenze di giovani ricercatori e ricercatrici e, al contempo, di operatori e operatrici sindacali, volontari e volontarie del terzo settore.

Questo accordo formalizza altresì una partnership consolidata a partire da momenti di ricerca che hanno visto un lavoro congiunto tra il Sindacato Pensionati Italiani della CGIL e il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, diretto dal Prof. Thomas Casadei, Ordinario di Filosofia del diritto.

In questo contesto è maturato il Progetto di Public engagement Conoscere la medicina di genere tra salute, diritto e territorio: istruzioni per l’uso, promosso appunto dal CRID Unimore in collaborazione con SPI-CGIL e Istituto Scolastico Superiore A. Venturi di Modena.

Il Progetto, che vedrà la propria conclusione alla fine del 2025, ha già visto otto incontri di dialogo e divulgazione tenuti da giovani ricercatrici e ricercatori del CRID, esperte del mondo sanitario e esponenti delle realtà sindacali, che hanno incontrato cittadini e cittadine dei sette distretti sanitari della provincia di Modena.

Un altro progetto, elaborato in tempi recenti, dal titolo Le persone anziane e l’uso delle tecnologie: azioni per l’alfabetizzazione informatica e l’acquisizione di competenze digitali, promosso dal CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità Unimore, SPI-CGIL Modena, Auser Modena ODV e Federconsumatori, si propone di sensibilizzare le persone più anziane, e in condizioni di vulnerabilità, in un’ottica di garanzia della loro partecipazione alla vita sociale ed economica: al centro delle attività è posto il loro rapporto con le nuove tecnologie e, più nello specifico, con i dispositivi digitali, attraverso la realizzazione di momenti di dialogo e di confronto ma anche mediante appositi laboratori di alfabetizzazione digitale miranti a consolidare, o fare acquisire, competenze di uso dei dispositivi tecnologici e di interazione negli ambienti digitali.

«La firma di questo protocollo è un segno tangibile – afferma il Prof. Thomas Casadei (Direttore del CRID) – dell’impegno del CRID a connettere la ricerca universitaria con le esperienze e i bisogni delle persone in condizioni di vulnerabilità anche rispetto alle nuove sfide poste dalla società tecnologica, nonché dell’importanza di una costante cooperazione con le realtà sociali e sindacali del territorio che se ne fanno carico. Negli ultimi anni abbiamo avuto l’opportunità di intensificare il dialogo su queste tematiche, approdando anche a una progettualità significativa come quella dedicata alla medicina di genere, che ha saputo coniugare divulgazione scientifica, ascolto delle comunità e valorizzazione delle competenze di giovani ricercatori e ricercatrici.

Con questo accordo – prosegue il Prof. Casadei intendiamo rafforzare ulteriormente un percorso comune, capace di produrre conoscenza critica e di suggerire interventi concreti, in particolare a beneficio delle persone anziane e della loro relazione con le trasformazioni in atto nei servizi e nelle relazioni con le amministrazioni pubbliche».

Dalla sede modenese di Auser la Presidente Manuela Gozzi manifesta la sua soddisfazione: «La firma di questa convenzione segna un momento significativo per Auser Modena, che trova nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia – e in particolare nel CRID – un interlocutore capace di cogliere le urgenze e le potenzialità del nostro impegno quotidiano a favore delle persone anziane e delle comunità locali. Le attività previste dall’accordo, dalla ricerca alla formazione, dalla pubblicazione di materiali scientifici all’organizzazione di eventi, rafforzano il nostro comune obiettivo di costruire una società più attenta, inclusiva e consapevole delle opportunità offerte, ma anche delle criticità poste, dalle trasformazioni tecnologiche e sociali».

Forte soddisfazione anche da parte di SPI-CGIL e CGIL Modena: «Questo protocollo – commentano Roberto Righi, Daniele Dieci e Aurora Ferrari, rispettivamente Segretario generale di SPI-CGIL, Segretario generale di CGIL Modena, e componente della Segreteria provinciale della CGIL, con deleghe per Salute e Sicurezza – consolida un dialogo già avviato da tempo e molto proficuo con il CRID Unimore, e rappresenta una tappa importante per la nostra organizzazione. Le attività previste dall’accordo, che mettono al centro i bisogni delle persone anziane, i loro diritti e le sfide della digitalizzazione, rispondono pienamente a una delle priorità del nostro impegno sindacale: garantire accesso equo, consapevolezza e tutela alle persone più fragili. Ringraziamo il Prof. Thomas Casadei e tutti i docenti, i ricercatori e le ricercatrici per la sensibilità dimostrata verso i temi che ci stanno più a cuore e per la competenza con cui hanno saputo costruire con noi un percorso condiviso che siamo certi darà ottimi frutti».