Proseguire il percorso di confronto condiviso con gli enti locali e di ascolto delle comunità interessate, le cui istanze la Regione ha intenzione di continuare a rappresentare con forza in ogni sede.

A ribadirlo l’assessora alle Infrastrutture e Mobilità, Irene Priolo, durante l’incontro di ieri pomeriggio con i rappresentanti del Coordinamento dei Comitati in merito al progetto di quadruplicamento della linea ferroviaria AV/AC Bologna–Castel Bolognese, predisposto da RFI.

Un momento che si inserisce nel percorso di confronto con i territori che l’amministrazione regionale ritiene fondamentale, soprattutto in presenza di opere infrastrutturali complesse e di grande impatto.

“Comprendiamo bene le preoccupazioni sollevate dai comitati e dai cittadini, che ho incontrato volentieri in un clima molto costruttivo– ha spiegato Priolo–. Parliamo di un’opera complessa e strategica per il sistema ferroviario regionale e nazionale, ma che, proprio per la sua rilevanza, richiede la massima attenzione verso la sostenibilità e l’integrazione con il territorio. La relazione conclusiva del Dibattito pubblico approvata da RFI apre una nuova fase– ha ricordato l’assessora–: infatti, dopo l’identificazione del corridoio, resa pubblica pochi giorni fa, l’iter realizzativo proseguirà verso la definizione del progetto vero e proprio, durante il quale la Regione continuerà con forza a rappresentare in ogni sede le richieste che arrivano dalle comunità locali. Occorre pertanto continuare lungo un percorso condiviso insieme ai sindaci e ai rappresentanti di Provincia di Ravenna e Città metropolitana di Bologna, per determinare scelte che garantiscano l’efficienza dell’opera insieme alla coesione e alla qualità della vita delle comunità coinvolte”.

Nel corso dell’incontro i rappresentanti dei comitati hanno illustrato le criticità e ribadito la necessità di approfondire soluzioni alternative a minor impatto ambientale e sociale. La Regione ha preso atto delle istanze espresse e confermato l’impegno a monitorare con attenzione il processo.

Il progetto, che dovrà definire ora scelte più puntuali del tracciato nella logica di andare anche incontro alle esigenze espresse, sarà successivamente sottoposto all’iter autorizzativo che sarà caratterizzato da un articolato percorso di coinvolgimento degli enti competenti e di valutazioni tecniche finalizzato all’acquisizione dei pareri obbligatori nell’ambito delle procedure presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, di Conferenza di Servizi, di Verifica Preventiva dell’Interesse Archeologico nonché di Valutazione di Impatto Ambientale con le relative acquisizione di pareri, intese, nulla osta o altri atti di assenso da parte delle amministrazioni interessate.

L’intero processo sarà condotto con particolare attenzione all’esame delle osservazioni avanzate dagli enti preposti, assicurando così non solo il rigoroso rispetto della normativa vigente, ma anche la migliore integrazione possibile dell’opera con il territorio. Anche per garantire la massima partecipazione coinvolgendo attivamente sia le istituzioni competenti che i cittadini direttamente interessati.