Sotto un cielo plumbeo che non ha risparmiato scrosci di pioggia, il fascino e il mistero delle possenti mura di epoca matildica che sovrastano l’antico borgo di Montebaranzone sono stati oggetto, domenica 25 agosto 2025, di una illustrazione magistrale da parte degli archeologi dell’Università di Verona, che hanno esposto i risultati dei tre anni di scavi che hanno permesso di riportare alla luce l’antico castello e le sue pertinenze.

Di fronte a un pubblico numeroso, attento e curioso, proveniente da vari comuni (presenti, tra gli altri, la consigliera regionale Maria Costi, presidente della commissione scuola, giovani e formazione, il vice sindaco di Nonantola Massimo Po, studiosi e storici), il prof. Nicola Mancassola, coordinatore del progetto, coadiuvato dalla dr.ssa Elisa Lerco e dalla dr.ssa Elisa Maccadanza, hanno descritto le diverse fasi costruttive che si sono succedute in questo sito nel corso di varie epoche e ripercorso le vicende storiche che hanno visto protagonista la località Monte Castello di Montebaranzone.

La complessità delle strutture murarie, in molta parte ancora da esplorare, e i reperti rinvenuti, hanno permesso di collocare tra il XII e il XVII secolo il lungo periodo in cui il sito è stato abitato. Risulta pertanto confermata la presenza di una struttura fortificata significativa a partire dall’epoca matildica.

La terza campagna di scavi, in particolare, ha portato alla luce nuovi e significativi reperti che hanno permesso una migliore definizione delle dimensioni del castello e del periodo storico a cui farlo risalire.

“Davvero una bella vicenda, quella di Monte Castello – commenta il sindaco di Prignano, Mauro Fantini – il cui valore travalica i confini del territorio comunale per entrare nella Grande Storia. Essa merita quindi di essere recuperata e consegnata alla comunità locale e alle tante persone che hanno desiderio di conoscenza e/o passione per la storia. Grazie agli archeologi dell’Università di Verona che, con il loro impegno e la loro professionalità, hanno conferito dignità scientifica a questo sito. Un grazie speciale alla Fondazione di Modena per avere creduto a questo progetto e per il decisivo sostegno economico concesso a queste due ultime campagne di scavi. Da domani proseguirà il nostro impegno per reperire idee e risorse affinché questo importante patrimonio testimoniale non vada perduto”.

L’appuntamento è per tutti al prossimo anno, quando in occasione di una nuova edizione della tradizionale Festa matildica di Montebaranzone si stanno programmando ulteriori iniziative per valorizzare e promuovere ulteriormente la conoscenza del sito di Monte Castello.