Yoox (ph Filcams Bologna)

Nella giornata del 12 settembre 2025 a seguito delle 2 assemblee unitarie svolte presso la sede di Yoox Interporto, in cui è stato illustrato l’andamento dell’incontro svolto a livello nazionale con l’Azienda, i lavoratori e le lavoratrici hanno deciso di non fare un passo indietro e di rilanciare la lotta.

Le Lavoratrici e i Lavoratori hanno votato all’unanimità la proposta delle OO.SS di proclamare le restanti 8 ore di sciopero previste a livello nazionale a partire dal 15 settembre 2025.

Le giornate di sciopero saranno organizzate per singoli settori a rotazione e vedranno impegnati nella lotta tutti i dipendenti di YOOX interporto, senza distinzione tra coloro che sono coinvolti nella procedura e coloro che ad oggi conservano il posto di loro, questo porterà entro la fine del mese tutti i dipendenti ad aver effettuato una seconda giornata di sciopero.

Le OO.SS hanno deciso per sostenere la lotta delle Lavoratrici e dei Lavoratori, di predisporre un presidio statico presso la sede aziendale dell’interporto dalle ore 8 alle ore 20 dal lunedì a venerdì, per sostenere la lotta dei Dipendenti YOOX durante tutte le giornate in cui viene prestata l’attività lavorativa.

Una prima apertura da parte dell’Azienda durante l’incontro tenutosi il 10 settembre 2025 non è certo sufficiente per fermare la lotta e le rivendicazioni delle Lavoratrici e dei Lavoratori.

Le Organizzazioni Sindacali a livello unitario insieme ai dipendenti riconfermano a gran voce che non è accettabile licenziare 211 persone senza valutare strumenti alternativi per la gestione della crisi.

Filcams Cgil di Bologna, Fisascat Cisl Area Metropolitana Bolognese e Uiltucs Uil Er dichiarano: “Vista l’enorme sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici alla nostra proposta di presidio permanente fatta in assemblea, da lunedì mattina saremo sempre al loro fianco sia sui tavoli di confronto sia fisicamente presso la sede aziendale”.

Le OO.SS valuteranno SOLO in caso l’Azienda rivedesse totalmente le propria posizione di sospendere eventualmente la LOTTA.

“LA CRISI NON PUO’ ESSERE PAGATA DAI LAVORATORI E DALLE LAVORATRICI, LA CRISI DEVE ESSERE GESTITA GARANTENDO LORO UN FUTURO”.