“In Emilia-Romagna puntiamo a ridurre il divario di genere nell’accesso, nelle competenze e nelle opportunità offerte dal digitale: dai percorsi di studio alle carriere, fino ai ruoli di leadership e all’imprenditorialità tech”.

Così l’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni, oggi a Reggio Emilia intervenendo al Summer Camp ‘Ragazze Digitali ER’, iniziativa promossa dalla Regione Emilia-Romagna per avvicinare le giovani donne alle discipline Steam (scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica) e contrastare il divario di genere nel digitale.

Il progetto, nato oltre dieci anni fa dall’Università di Modena e Reggio Emilia e divenuto regionale dal 2022, è finanziato da viale Aldo Moro con risorse del Fondo sociale europeo Plus 2021-2027). L’edizione reggiana è stata realizzata con il contributo di Ifoa, Unimore e Cis, che hanno curato le attività formative e laboratoriali.

Quest’anno in Emilia-Romagna, la Regione sostiene 20 Summer Camp ‘Ragazze Digitali ER’, per oltre 300 studentesse, con un finanziamento di circa 275mila euro, a cui si aggiungono ulteriori 15 camp dedicati alla transizione ecologica e alle industrie culturali e creative, per oltre 200 studentesse e studenti. Complessivamente, nel 2025 l’investimento regionale è stato di mezzo milione di euro.

“Questi percorsi non sono solo una parentesi estiva-aggiunge Mazzoni- ma un vero investimento sul futuro delle ragazze. Le competenze digitali che sviluppano qui sono chiavi di accesso a nuove opportunità professionali, in un mercato del lavoro in continua trasformazione”.

“Il digitale- conclude l’assessora- attraversa ormai tutti i settori: dalla sanità alla mobilità, dall’ambiente alla cultura. Eppure, le donne sono ancora troppo poche in questi ambiti. Con progetti come Ragazze Digitali ER vogliamo colmare questo divario e dare alle giovani la possibilità di diventare protagoniste attive della trasformazione tecnologica”.

Le attività del camp hanno spaziato dal coding alla robotica, dall’intelligenza artificiale generativa al gaming, fino ad applicazioni legate alla transizione ecologica, con l’obiettivo di coniugare competenze tecnico-scientifiche e creatività.