
Martedì 23 settembre ricorrono gli 80 anni del Consiglio comunale di Reggio Emilia e per l’occasione, in Sala del Tricolore alle ore 11, è in programma la presentazione del volume “80 anni di Consiglio comunale a Reggio Emilia. La democrazia e la storia della città”, a cura di Istoreco. All’iniziativa, che sarà aperta dal presidente del Consiglio comunale Matteo Iori, intervengono il sindaco Marco Massari e Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia dal 2014 al 2024, il presidente di Istoreco Arturo Bertoldi, il vice presidente del Consiglio comunale Claudio Bassi ed Emanuela Caselli, presidente del Consiglio comunale dal 2009 al 2019.
Una storia di passione politica e partecipazione che, nel racconto dell’istituzione democratica più vicina ai cittadini, racconta anche le trasformazioni e le scelte che hanno definito l’identità, la cultura e i valori di un’intera città dalla Liberazione ai giorni nostri. Un racconto lungo ottant’anni in cui si intrecciano le vicende di centinaia di persone, i dibattiti e le decisioni che hanno caratterizzato le diverse consiliature, scrivendo molte delle scelte amministrative che hanno fatto la storia di Reggio: nel dipanarsi della storia del Consiglio comunale, il volume offre infatti uno spaccato delle fasi di sviluppo e cambiamento che hanno interessato il territorio, come le politiche per l’infanzia e culturali, i diversi strumenti di gestione e programmazione dell’Amministrazione, i rapporti internazionali e il focus sui diritti. Ma non solo: dal susseguirsi delle tappe fondamentali della vita amministrativa e pubblica cittadina emerge anche uno spaccato della storia politica della città e delle persone che hanno contribuito a farla.
“In un Paese nel quale, ad ogni elezione nazionale, vediamo scendere il numero degli elettori partecipanti e nel quale la sfiducia per la politica sembra ormai essere il principale punto in comune – dice il presidente Matteo Iori – è determinante battersi per aiutare chiunque a capire che solo partecipando è possibile cambiare le cose e non lasciare che altri decidano al tuo posto. E chi siede nella Sala del Tricolore, rappresentando i cittadini di ogni orientamento politico, deve sentire forte l’onere di ricostruire la speranza, l’amore per la res publica, la partecipazione, la democrazia e i valori più alti ai quali ci dobbiamo ispirare in un mondo che spesso vediamo andare in una direzione opposta. In questi 80 anni il mondo è fortemente cambiato, a volte in peggio, altre volte in meglio. Il Consiglio comunale è stato il testimone e spesso l’origine di determinanti cambiamenti per la nostra città: questo volume li raccoglie e raccoglie coloro che li hanno accompagnati, nella speranza che possa essere di stimolo a tanti altri nel proseguire il cammino intrapreso e a migliorare ulteriormente, affinché ogni passo compiuto diventi un’opportunità di crescita condivisa e duratura per tutta la città e per tutti i cittadini”.
IL VOLUME – La pubblicazione riprende il precedente “70 anni di Consiglio comunale a Reggio Emilia. La democrazia e la storia della città” del 2015, aggiornandolo con dati, informazioni e analisi sugli ultimi due mandati amministrativi. Al suo interno sono presenti i contributi di Francesco Bonini, professore ordinario di Storia e Istituzioni politiche dell’Università Lumsa di Roma, di cui è rettore, e degli storici Antonio Canovi e Daniele Castagnetti. Vi si trovano inoltre un repertorio cronologico storico-amministrativo, i dati elettorali dal 1945 al 2024 e l’elenco alfabetico generale dei consiglieri comunali di questi 80 anni.
Il racconto parte dal quel 23 settembre 1945 quando fu nominato il primo consiglio comunale dall’allora prefetto Vittorio Pellizzi su indicazione del Comitato di Liberazione nazionale (Cln), allora costituito da sei consiglieri espressione della Dc, sette del Partito d’Azione, quattro dell’Anpi, sette del Psi, tre della Camera del Lavoro e sei del Pci. Sindaco era Cesare Campioli. Le prime elezioni libere per il Consiglio comunale si svolsero invece il 31 marzo 1946, contemporaneamente alle elezioni politiche nazionali. Furono eletti 19 consiglieri per il Pci, 10 per la Dc, otto per il Psi, due per il Psli e un Indipendente-Psi.
Quella che entra in carica il 9 aprile del ‘46 fu di fatto la prima consiliatura eletta democraticamente, presieduta dallo stesso Campioli, sindaco fino al novembre del 1962. Fino al 1993 la figura di sindaco e presidente del Consiglio comunale coincidono: sullo scranno della Sala del Tricolore si susseguono Renzo Bonazzi (1962-1976), Ugo Benassi (1976-1987), Giulio Fantuzzi (1987–1991), Antonella Spaggiari, prima donna eletta sindaca di Reggio Emilia nel giugno 1991. Dal 1993 entra in vigore la legge 81 che separa le figure di sindaco (prima nominato dal consiglio comunale e ora eletto direttamente dai cittadini) e istituisce la figura autonoma del presidente del Consiglio comunale eletto dagli stessi consiglieri. È Romano Corsi, eletto il 24 aprile 1995, il primo presidente del Consiglio comunale eletto dall’assemblea dei consiglieri dopo l’entrata in vigore della legge, mentre è del 13 giugno 2004 l’elezione di Laura Salsi, prima donna eletta presidente a sedere sullo scranno di Sala del Tricolore. È invece del 19 settembre 2005 l’elezione di Nando Rinaldi, con i suoi 26 anni il più giovane presidente eletto del Consiglio comunale: a seguirlo sono Emanuela Caselli, dal giugno 2009 al luglio 2019, e Matteo Iori, dal 2019 a oggi. A quest’ultimo spetta il titolo di primo presidente del Consiglio comunale eletto all’unanimità, con il 100% dei voti espressi dai consiglieri, il 9 luglio 2024.
Lungo i suoi ottant’anni di storia, il Consiglio comunale di Reggio Emilia si intreccia con le storie delle donne e degli uomini che ne fecero parte, figure emblematiche della scena politica – come Nilde Iotti o i partigiani Ermanno Dossetti, fratello di Giuseppe, e Paride Allegri, diventato poi una delle figure indiscusse dell’ambientalismo reggiano – ma anche semplici cittadini che hanno vissuto il loro impegno come una parentesi importante della propria vita.
UN PERCORSO DI PARTECIPAZIONE – A caratterizzare l’ultimo decennio del Consiglio comunale è il costante e sempre più significativo percorso volto a favorire la partecipazione alla vita democratica della città e avvicinare le persone alla cosa pubblica. Grazie ad alcune significative modifiche al funzionamento dello stesso Consiglio, nell’ottobre 2019 viene convocato il primo “Consiglio comunale aperto” della storia di Reggio Emilia, uno strumento pensato per favorire la partecipazione attiva e favorire un percorso di inclusione dei cittadini che garantisca loro di portare avanti le proprie istanze partecipando all’interno della stessa seduta. Viene inoltre attivato nel gennaio 2020 il progetto “In Ascolto dei Cittadini”, organizzato dal presidente Iori, con incontri itineranti insieme ai consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione nelle oltre 60 zone del territorio comunale.
Nella cronologia più recente del Consiglio comunale si segnalano alcuni momenti particolarmente significativi, tra cui il 27 aprile 2020 con l’approvazione all’unanimità della prima mozione di iniziativa popolare nella storia di Reggio Emilia, presentata dai cittadini sul progetto di riqualificazione di viale Umberto: dopo questa, saranno numerose le mozioni popolari presentate e discusse in Consiglio. E ancora, il 23 maggio 2020, viene proposta e votata all’unanimità la prima mozione unitaria del Consiglio comunale, contenente i loghi di tutti i gruppi politici e la firma di tutti i Consiglieri, finalizzata a intitolare la piscina comunale di Via Filippo Re al nuotatore Mattia Dall’Aglio, prematuramente scomparso. Nella consiliatura seguiranno altre mozioni unitarie su vari temi: per ringraziare il personale sanitario reggiano nella gestione del Covid, per la consegna del Primo Tricolore a Giuliano Razzoli, di solidarietà al Giudice Nicola Gratteri e su altri temi sui quali convergeranno tutte le forze politiche.
Risale infine al 5 maggio 2025 il primo Consiglio comunale aperto all’interno del carcere di Reggio Emilia.