Nelle ultime settimane infatti i Carabinieri sono stati chiamati a intervenire su due gravi episodi:

Il primo è accaduto nell’Appennino bolognese a una coppia di pensionati, finita sul lastrico a causa del “Maresciallo Fabrizio”, un finto appartenente alle Forze dell’ordine che si era fatto trasferire 290.000 euro dai due anziani, con la truffa del conto corrente hackerato, nata da un SMS. Temendo di essere stato truffato, il malcapitato telefonava al numero di cellulare indicato nel messaggio e iniziava una conversazione con un certo “Maresciallo Fabrizio” che lo guidava nelle operazioni di trasferimento del denaro per difendersi dagli hacker che lo avevano colpito. Le operazioni di trasferimento avvenivano in quattro occasioni, le prime tre dalla banca del pensionato e l’ultima da quella della moglie, per un totale di circa 290.000 euro. Purtroppo, il pensionato si è reso conto di essere stato truffato e ha informato i Carabinieri dopo qualche giorno, quando era troppo tardi per revocare i bonifici;

Il secondo è avvenuto ad Anzola Emilia una 45enne italiana è stata imbrogliata con un raggiro simile partito da un messaggio SMS che aveva ricevuto. Temendo di essere stata truffata, la donna telefonava al numero di cellulare indicato nel messaggio e iniziava una conversazione con un soggetto che la induceva a trasferire i soldi (9.500 euro) in un conto corrente più sicuro, per difendersi da una truffa bancaria avviata da un dipendente infedele individuato dal Servizio Antifrode. In questa circostanza, però, il fattore tempo è stato fondamentale per consentire ai Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia di raccogliere la denuncia entro poche ore ed eseguire un “Decreto urgente di sequestro preventivo” emesso rapidamente dalla Procura della Repubblica di Bologna per recuperare la somma di denaro tolta alla persona offesa.

I due episodi sopra riportati a dimostrazione di come i truffatori siano oggi in grado di sviluppare tecniche di raggiro sempre più articolate, sofisticate e insidiose, in grado di raggirare non solo le fasce più deboli ma chiunque utilizzi smartphone e conti online. È quindi necessario ribadire ancora una volta quanto sia importante allertare in maniera tempestiva le forze dell’ordine anche per consentire all’Autorità Giudiziaria l’emissione di mirati provvedimenti per bloccare le transazioni ed evitare che le truffe vengano portate a compimento.

 

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna invitano ancora una volta i cittadini a seguire attentamente i consigli “CONTRO LE TRUFFE”, descritti nella pagina dell’Arma dei Carabinieri: https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/pillole-di-prevenzione/contro-le-truffe