Venerdì 26 settembre torna la Notte della Ricerca di Unimore, l’evento che ogni anno trasforma le città di Modena, Reggio Emilia e Mantova in grandi laboratori aperti a tutti con attività gratuite, coinvolgenti e pensate per un pubblico di tutte le età. L’evento è un’occasione unica per entrare in contatto diretto con il mondo della ricerca e dell’innovazione, attraverso esperimenti, dimostrazioni interattive, giochi, laboratori, mostre e visite guidate. Il programma ricchissimo vede oltre 130 gruppi di ricerca distribuiti nelle tre città ed in sette sedi diverse.

A Modena, dalle 20.00 fino a mezzanotte, il cuore della città si accenderà con attività che spaziano dalla scienza alla tecnologia, dalla medicina alla natura. La realtà virtuale sarà tra le grandi protagoniste: nella Virtual Room del CNR-NANO sarà possibile esplorare in 3D il mondo microscopico delle molecole e delle proteine, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale per comprendere i processi alla base di nuovi farmaci e materiali. Non mancheranno esperienze immersive tra paesaggi geomorfologici e simulazioni sui cambiamenti climatici, mentre fisica e chimica verranno raccontate attraverso esperimenti interattivi, quiz e Speed Date scientifici. La salute sarà un altro tema centrale: verranno presentati dispositivi innovativi per la diagnostica non invasiva, come sensori per il respiro e radar a onde millimetriche, affiancati da laboratori per la valutazione del rischio cardiovascolare con screening cardiologici gratuiti ai cittadini presso il Complesso San Paolo. Il progetto EduCare proporrà invece un nuovo approccio alla formazione e alla ricerca, dando voce a pazienti e caregiver. Grande attenzione anche per l’ambiente e la sostenibilità: si parlerà di geologia, ecologia e biodiversità con attività su sabbie, sedimenti e interazioni tra acqua e suolo. L’Associazione Alumni Unimore offrirà inoltre uno spazio di confronto con ex studenti che hanno trasformato la formazione universitaria in progetti imprenditoriali concreti. Queste sono solo alcune delle proposte presenti ai Complessi San Geminiano e San Paolo di Modena.

Tra le novità dell’edizione 2025 spicca l’apertura straordinaria dell’Orto Botanico di Unimore, che offrirà visite guidate notturne ogni ora dalle 20.00 alle 23.00. Un percorso tra piante “magiche”, biodiversità nascosta, attività per bambini e progetti europei per la tutela di specie minacciate, come la testuggine palustre. Si potranno osservare da vicino i vermocane, i fossili marini in 3D, la vita in una goccia d’acqua e capire l’utilità delle microalghe. Vi sarà anche una caccia al tesoro nel cuore di Modena sulle tracce di animali reali e fantastici, la cui partenza è prevista dal Museo Gemma.

Sempre a Modena, sarà possibile accedere anche all’Osservatorio Geofisico di Unimore, situato nella Torre di Levante del Palazzo Ducale: un’occasione unica per osservare la città dall’alto e approfondire i cambiamenti climatici registrati in oltre due secoli di misurazioni (la salita prevede oltre 200 gradini). Infine, largo alle eccellenze dell’ingegneria studentesca, con la presenza dei team Impulse Modena Racing e MMR E-Driverless, impegnati nelle competizioni internazionali con veicoli elettrici e monoposto autonome.

A Reggio Emilia, dalle 18.00 a mezzanotte, il filo conduttore sarà l’innovazione digitale, declinata in molteplici ambiti. I visitatori potranno esplorare laboratori di robotica, intelligenza artificiale e digitalizzazione, sperimentare ambienti immersivi, costruire un Digital Twin – la copia virtuale 3D di un oggetto reale – o interagire con robot intelligenti. Il tema della sostenibilità sarà affrontato attraverso il laboratorio di Life Cycle Assessment e il Food Packaging Lab, con dimostrazioni di materiali biodegradabili e la possibilità di realizzare sacchetti sostenibili. Anche la salute e la prevenzione avranno uno spazio centrale, con laboratori per la misurazione dei parametri vitali, attività per sfatare falsi miti e promuovere stili di vita sani, ma anche workshop teatrali per ricercatori, quiz su fake news e un laboratorio di filosofia per bambini. Lo spazio e la scienza applicata saranno raccontati attraverso il progetto RED, che coinvolge studenti nella progettazione di rover e droni per l’esplorazione planetaria, e attraverso strumenti per la diagnostica industriale a basso costo. Inoltre, all’ex Mangimificio Caffarri sarà attivo un polo educativo con atelier per famiglie, laboratori sull’intelligenza artificiale applicata alla digitalizzazione di testi antichi e attività dedicate all’educazione scientifica.

Anche Mantova partecipa alla Notte della Ricerca, con un ricco programma dalle 19.00 alle 23.00. I visitatori potranno sperimentare la robotica avanzata in ambienti virtuali, osservare in azione robot collaborativi e veicoli autonomi, scoprire le potenzialità dei materiali intelligenti come cristalli ottici e polimeri riciclabili e approfondire l’elettronica organica applicata all’IA. La biodiversità acquatica sarà esplorata attraverso l’osservazione al microscopio di organismi che popolano le acque dolci, bioindicatori preziosi per la salute degli ecosistemi. Anche qui, la sicurezza informatica sarà al centro di dimostrazioni pratiche sulle vulnerabilità software e la protezione dei sistemi intelligenti, mentre un gioco interattivo unirà musica, lingue e intelligenza artificiale, trasformando l’ascolto musicale in un’esperienza creativa.

La Notte della Ricerca di Unimore si conferma un’occasione straordinaria per riscoprire la bellezza della conoscenza, avvicinarsi alla scienza in modo semplice e divertente, e incontrare da vicino le persone che ogni giorno lavorano per costruire il futuro. L’evento è gratuito e aperto a tutti.

Il programma completo della Notte della Ricerca è su www.nottedellaricerca.unimore.it/2025/