Il primo documento ufficiale in cui compare il nome del Comune di Castelnuovo Rangone risale a mille anni fa, precisamente al 23 aprile 1025, in un atto di donazione del vescovo Ingone all’Abate San Pietro Arborico riguardante terreni in Castro Novo. Per celebrare il tondo anniversario, l’Amministrazione comunale di Castelnuovo Rangone organizza una due giorni d’eccezione dedicata alla rievocazione storica, in programma sabato 4 e domenica 5 ottobre.

Per il sindaco di Castelnuovo Rangone, Massimo Paradisi «festeggiare i mille anni di Castelnuovo Rangone è un’emozione profonda per tutti noi. È come sfogliare un grande album di famiglia, fatto di storie, di volti, di tradizioni che ci hanno reso la comunità che siamo oggi. Conoscere e comprendere il passato è la chiave per costruire un futuro di speranza: ci aiuta a valorizzare ciò che siamo, a non disperdere il patrimonio di esperienze e di valori che ci contraddistingue, e a rafforzare il senso di appartenenza che ci unisce. Questa ricorrenza straordinaria è un invito a guardare con orgoglio alla nostra identità, ma anche con fiducia al domani. Insieme continueremo a scrivere nuove pagine della storia di Castelnuovo Rangone, con lo stesso spirito di solidarietà, passione e visione che ci ha guidato per mille anni».

«Le celebrazioni dei 1000 anni di Castelnuovo Rangone entrano nel vivo con ‘Anno Domini 1025’ – afferma Stefano Solignani, Assessore alla Cultura del Comune di Castelnuovo Rangone –. Una due giorni di rievocazione storica estesa a tutto il centro di Castelnuovo Rangone. Una festa per tutta la comunità che si va ad aggiungere, eccezionalmente, a tutti gli eventi diffusi che accompagnano i castelnovesi durante l’anno all’insegna della socialità e dello stare insieme».

Spettacoli per grandi e piccini, didattiche e antichi mestieri, gruppi storici in abito e figuranti, esercitazioni di tiro tra archi e catapulte: questo e molto altro animerà il centro storico, per un viaggio nel tempo lungo 48 ore, all’insegna dell’anno 1000, momento fondativo della nascita di Castelnuovo.

Otto gruppi storici, sette spettacoli teatrali, cavalli, falconi e tante attività didattiche curiose, appassionanti e divertenti: tante iniziative daranno vita ad “Anno Domini 1025”, progetto del Comune di Castelnuovo Rangone, affidato a Crono Organizzazione Eventi – Mutina Boica con il sostegno di Fondazione di Modena, Fondazione di Vignola e Regione Emilia-Romagna.

Saranno presenti alcuni dei principali gruppi di rievocazione storica del territorio e non, tra cui La MIlitia Sancti Micaeli, La Compagnia di San Galgano, Lux Victrix, la Compagnia del Vai, il Clan Luxsarnon, i Magister della Scure, il Gruppo dei Villici di Quattro Castella, gli Arcieri delle Terre di Castelli e il Circolo Equestre Triskell – I Cavalieri della Fenice.

Ogni gruppo presenterà delle specifiche didattiche, esposizioni interattive, attività e laboratori su specifici aspetti della vita medievale, per un vero e proprio tutto nel passato millenario di Castelnuovo.

La scrittura medievale, le filiere del pane, della lana e del legno, un accampamento vichingo, l’arcieria storica, le armi medievali, giocattoli e giochi da tavolo, la cosmesi e la ceramica nel ‘200, gli ordini religiosi, il lancio della scure danese e del trabucco; queste e altre attività animeranno il centro storico di Castelnuovo dalla mattinata di sabato 4 al tardo pomeriggio di domenica 5 ottobre. Durante l’evento sarà possibile gustare i prodotti dell’area food, la birra artigianale, il sidro e l’idromele, scegliere tra menù tradizionale, hamburger gourmet oppure gnocco, tigelle e borlenghi a cura di Pubblica Assistenza Castelnuovo Rangone.

Ricchissimo poi anche il programma teatrale, che alternerà spettacoli per famiglie, in particolare con “I racconti di Guglielmo Jacopone”, un buffo veggente che predice il futuro attraverso le fiabe, e “Il Gobbo di Cicignano”, bizzarro personaggio metà circense metà buffone di corte, a spettacoli di narrazione. Nell’area spettacoli si assisterà a diverse vicende, tra cui la storia di Matilde di Canossa, di Giovanna d’Arco e Federico II, fino al racconto della caduta dell’Impero Romano e al conseguente inizio del Medioevo. Spettacolo di punta del week end sarà quello offerto dai Burdyri, gruppo di stunt professionisti e spadaccini che propone un intenso show-action cinematografico davvero unico nel suo genere. Infine, anche la musica sarà presente: la due giorni sarà infatti animata dal suono arcaico dei Valkanorr, il sabato, e dalle cornamuse dei Terjester, la domenica, entrambi in forma itinerante.

«La rievocazione storica è un linguaggio straordinario per raccontare la storia in modi diversi, grazie a un contatto con il pubblico non sempre facile da creare – spiega Fabio Ferretti, direttore artistico di Crono Eventi–Mutina Boica –. La nostra scommessa è sempre quella di costruire proposte uniche, adattabili ai luoghi che ci ospitano e in grado di creare un momento d’incontro speciale tra rievocatori e spettatori. Con Crono Eventi-Mutina Boica lo facciamo da diversi anni: il pubblico ha voglia di farsi prendere per mano e condurre su sentieri inaspettati, che a prima vista possono apparire bizzarri agli occhi del cittadino contemporaneo, ma che poi inevitabilmente toccano corde nascoste, ricordi d’infanzia o curiosità che il cinema ha depositato da qualche parte. Una componente fondamentale è il teatro, che ci permette di raccontare storie conosciute o meno, mantenendo lo sguardo dell’oggi. Perché quello che ci interessa davvero non è rievocare identità o usanze che appartenevano a secoli passati, magari figlie di contesti e processi diversi e superati, ma stimolare il pensiero, la curiosità e lo spirito critico. Che è poi il grande compito della storia».