In data 24 settembre 2025 la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della DDA presso la Procura della Repubblica di Bologna, a carico di due soggetti di nazionalità cinese. Uno dei due è stato rintracciato a Venezia qualche giorno fa e arrestato per tentata estorsione.

In particolare i due sono gravemente indiziati del reato di tentata estorsione per avere avvicinato una connazionale, imprenditrice operante a Bologna, minacciandola per ottenere la cessione del suo business commerciale. Le minacce di distruggere l’attività commerciale e le allusioni all’appartenenza ad una grossa organizzazione criminale di tipo mafioso che aveva preso il controllo di tutti gli esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi, avevano seriamente intimorito la vittima che, però, si era rivolta, con fiducia, alla Polizia di Stato per denunciare l’accaduto, che risale a fine aprile scorso.

Sulla scorta della denuncia la Squadra Mobile di Bologna, in collaborazione con la Squadra Mobile di Venezia, riusciva ad identificare i presunti autori delle condotte estorsive in due cittadini cinesi, privi di collegamenti con la città di Bologna e privi di una fissa dimora. Uno dei due, peraltro, aveva precedenti specifici, proprio, in ordine al reato di tentata estorsione.

Sulla scorta delle risultanze investigative, la DDA presso la Procura della Repubblica di Bologna richiedeva ed otteneva dal GIP del Tribunale la misura custodiale in carcere.

Il GIP ha ritenuto che le minacce avessero chiara e limpida capacità intimidatoria ma che non fossero idonee a configurare ipotesi di estorsione aggravata non essendo emerso, dalle indagini, l’agire proprio di un contesto di criminalità organizzata di tipo mafioso.

Le indagini proseguono per approfondire il contesto in cui sono stati consumati i reati.

Si procede in ambito di indagini preliminari con la presunzione di innocenza degli arrestati.