
È il lavoro l’argomento al centro della sessione bolognese del Festival della Migrazione. Sfruttamento, politiche del lavoro, dignità, opportunità, parità di genere, futuro: questi e tanti altri aspetti verranno approfonditi nelle tre sessioni in programma giovedì 30 ottobre in Sala Borsa. Un tema individuato e trattato dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, che ha anche quest’anno garantito la sua partecipazione alla kermesse.
I lavori inizieranno alle 15 con il panel “Contrastare lo sfruttamento: politiche, progetti, persone… in Emilia Romagna”. Questo primo incontro, introdotto e moderato da Rita Monticelli dell’Università di Bologna, sarà aperto dagli interventi di Luca Rizzo Nervo, Delegato per le Politiche sull’immigrazione e la cooperazione internazionale presso il Gabinetto del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Francesca Curi, docente di Diritto Penale all’Università di Bologna e Alvise Sbraccia dell’ateneo felsineo.
La seconda sessione, prevista per le 17, intende dare uno sguardo di genere sul tema lavoro e migrazioni a Bologna. Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione a cura di Erika Capasso, delegata del Sindaco Lepore alle Nuove Cittadinanze, ad alimentare il confronto saranno le voci di Leyla Dauki dell’Agenzia Regionale per il Lavoro Emilia-Romagna, di Anna Cometti, assistente sociale del Comune di Bologna e Guido Caselli di Unioncamere. A seguire, il dialogo-dibattito tra imprenditrici del territorio bolognese, moderato da Daro Sakho, Diversity Manager del Comune di Bologna, poi le conclusioni affidate a Cristina Ceretti, Consigliera comunale e Direttivo di Fondazione Migrantes.
“Un lavoro giusto per tutte e tutti: etica, economia, società” è il titolo della sessione conclusiva, in programma per le 18.30. L’incontro sarà aperto dal Sindaco Matteo Lepore e da Gian Carlo Perego, Presidente di Fondazione Migrantes e membro del Direttivo del Festival della Migrazione. Al tavolo si alterneranno gli interventi del cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, Dario Costantini, presidente nazionale CNA, di Stefano Granata, presidente Confcooperative Federsolidarietà, Nicola Marongiu, delegato dei Sindacati Confederali CGIL, CISL e UIL, Daniele Pedrazzi, responsabile di BPER Bene Comune. La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone, invitata a partecipare, ha purtroppo dovuto declinare all’ultimo per impegni istituzionali impellenti.
Edoardo Patriarca, presidente del Festival della Migrazione, inquadra l’appuntamento giunto alla decima edizione: «Anzitutto abbiamo raccontato la realtà del fenomeno migratorio con verità e onestà. Abbiamo sempre dichiarato che il Festival è anche un evento politico nella sua accezione più nobile, per la costruzione di comunità sempre più fraterne e accoglienti, plurali e ricche di diversità. La nostra Agenda scritta a più mani con il contributo del Comitato scientifico intende offrire ai soggetti pubblici e privati e alle istituzioni una bussola, un orientamento per governare un fenomeno strutturale che si gestisce solo con politiche lungimiranti e stabili nel tempo».
Cristina Ceretti, bolognese e componente del comitato direttivo del Festival, prosegue: «La tappa bolognese ha, tra l’altro, lo scopo di mettere in risalto le esperienze imprenditoriali di donne con background migratorio che con grande coraggio hanno sconfitto un doppio pregiudizio, quello di genere e quello di provenienza migratoria, per studiare, formarsi e diventare competenti nel mondo del lavoro. Alcune di queste donne hanno creato posti di lavoro e ciò è stato possibile, qui più che altrove, perchè hanno trovato una rete solida fatta di Istituzioni attente, associazioni vitali, privato che genera benessere per tutti».




