 “Il lavoro di cura è un pilastro su cui si fonda tutto il sistema di welfare di una comunità. Il momento storico che stiamo vivendo è segnato da inflazione, precarietà e invecchiamento della popolazione che si sommano a un inverno demografico senza precedenti. In questo contesto l’attenzione agli elementi qualificanti del lavoro non può che essere prioritaria per una regione come la nostra: trattamento economico di base e malattia sono l’architrave che può garantire sostenibilità e dignità in professioni così delicate e preziose per il nostro tempo come sono quelle legate all’assistenza”.
“Il lavoro di cura è un pilastro su cui si fonda tutto il sistema di welfare di una comunità. Il momento storico che stiamo vivendo è segnato da inflazione, precarietà e invecchiamento della popolazione che si sommano a un inverno demografico senza precedenti. In questo contesto l’attenzione agli elementi qualificanti del lavoro non può che essere prioritaria per una regione come la nostra: trattamento economico di base e malattia sono l’architrave che può garantire sostenibilità e dignità in professioni così delicate e preziose per il nostro tempo come sono quelle legate all’assistenza”.
 È quanto afferma l’assessora regionale al Welfare, Isabella Conti che, in occasione dello sciopero nazionale di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Fisascat-Cisl, Uil-Fpl e Uiltucs contro l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro Anaste, ha ricevuto oggi in Regione una delegazione delle rappresentanze sindacali dell’Emilia-Romagna.
È quanto afferma l’assessora regionale al Welfare, Isabella Conti che, in occasione dello sciopero nazionale di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Fisascat-Cisl, Uil-Fpl e Uiltucs contro l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro Anaste, ha ricevuto oggi in Regione una delegazione delle rappresentanze sindacali dell’Emilia-Romagna.
“Come Regione- sottolinea l’assessora Conti- il nostro obiettivo è assicurare a tutte le lavoratrici e ai lavoratori del settore il rispetto del principio di equivalenza su questi due cardini imprescindibili. Il lavoro di cura è l’unico in grado di lenire le ferite di questa società”.
 




