
Presentato questa mattina, alla Stazione Rulli Frulli, il progetto esecutivo di ricostruzione del Municipio di Finale Emilia. Dopo il saluto del sindaco di Finale Emilia, Claudio Poletti, sono intervenuti Luca Prandini dell’Agenzia Ricostruzioni della Regione Emilia Romagna, Vittorio Cavani, capo delegazione FAI di Modena e l’ingegner Alessio Colombi dello studio di ingegneria Colombi Roversi & Associati, in rappresentanza del pool di progettisti incaricato, che comprendeva anche lo studio De Vita-Schulze Architetti, che ha seguito la parte architettonica, e lo Studio SST per gli aspetti impiantistici.
L’ingegner Colombi ha illustrato nei dettagli gli aspetti strutturali, dei quali il suo studio si è direttamente occupato, soffermandosi poi anche sulle caratteristiche architettoniche dell’intervento, curate dal professor Maurizio De Vita, che non è potuto intervenire a causa di un attacco influenzale che lo ha colpito nella notte.
“Il nostro – ha detto Colombi – non è un progetto di riparazione, ma abbiamo voluto ridare vita all’edificio per restituire un importante riferimento della comunità con la volontà di renderlo funzionale, pur conservandone il valore storico”.
Così il nuovo Municipio avrà le caratteristiche estetiche dell’originale, i cui lavori di costruzione sono iniziati nel 1744, con la caratteristica torretta che verrà ricostruita così come era, conservando parte delle murature originarie che sono state salvate e conservate, e che ospiterà le campane e l’orologio, del cui restauro si è occupata la ditta ARASS BRERA di Milano con un finanziamento di ROLEX SA, ottenuto grazie all’interessamento del FAI. FAI cha ha raccolto fondi per circa 445 mila euro per la messa in sicurezza e la progettazione del palazzo civico.
“Le problematiche maggiori nella progettazione strutturale – ha aggiunto Colombi – sono state conseguenza dei tanti interventi che, dalla costruzione originaria, hanno interessato l’edificio. L’acquisto di casa Galei da parte dell’amministrazione, ha permesso di utilizzare spazi, che non essendo vincolati dalla Soprintendenza potranno essere demoliti e ricostruiti, per ospitare gli impianti tecnologici e le funzioni distributive dell’edificio. Ciò consentirà di recuperare anche la corte interna dell’edificio che negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso era stata destinata a queste funzioni”.
L’importo dei lavori previsto è di circa 6,5 milioni di euro che arriveranno a poco meno di 7 milioni considerando gli oneri per la sicurezza. Nei prossimi giorni verrà ufficializzata l’assegnazione della direzione lavori ed è previsto il bando di gara per i lavori, la cui durata è prevista in circa 3 anni, entro la fine dell’anno. Il cantiere per la realizzazione dell’opera dovrebbe partire intorno alla metà del 2026.




