La prof.ssa Carla Bagnoli, ordinaria di Filosofia teoretica del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, riceve l’Humboldt Research Award conferito dalla Fondazione Alexander von Humboldt, uno dei premi internazionali più prestigiosi per la carriera scientifica, conferito a studiosi di fama internazionale per l’eccellenza e l’impatto della loro intera produzione accademica. La candidatura è stata presentata dalla prof.ssa Monika Betzler della Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco.

Il premio prevede un importo personale di 80 mila euro e include l’invito a svolgere progetti di ricerca in Germania, in collaborazione con colleghe e colleghi delle università ospitanti, in piena continuità con le attività scientifiche della premiata. All’interno della Fondazione Alexander von Humboldt, i research awards rappresentano uno dei programmi storici, attivi dal 1972, attraverso cui la fondazione tedesca sostiene scienziate e scienziati internazionali di qualsiasi area disciplinare e di qualsiasi nazionalità, riuniti in una rete che in vari casi comprende persone che in seguito hanno ricevuto il Nobel.

Il conferimento dell’Humboldt Research Award inserisce inoltre Carla Bagnoli nella rete internazionale della “famiglia humboldtiana”, la comunità di studiose e studiosi selezionati dalla Fondazione Alexander von Humboldt, storica istituzione tedesca impegnata nella promozione dell’eccellenza scientifica e nella cooperazione accademica internazionale. “Exzellenz verbindetl’eccellenza unisce — è il motto della Fondazione, che descrive una missione scientifica e diplomatica, ovvero, quella di mantenere una rete stabile di relazioni scientifiche, organizzando eventi e convegni in cui generazioni diverse di ricercatori e ricercatrici provenienti da tutto il mondo condividono il proprio sapere, dando vita ad una cultura autenticamente cosmopolita e interdisciplinare.

La prof.ssa Bagnoli ha commentato: “Sono profondamente grata e onorata di ricevere l’Humboldt Research Award. Accolgo questo riconoscimento con uno sguardo rinnovato verso il futuro, con il fermo proposito di proseguire il mio contributo agli studi di filosofia pratica, consolidando la collaborazione con la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco, in qualità di Professorial Fellow del Center for Ethics and Philosophy in Practice, e con l’Università di Lipsia, fulcro di un importante network internazionale di teoria dell’azione. Tali collaborazioni si radicano in un patrimonio teorico condiviso, ispirato alla filosofia post-kantiana elaborata nelle università di Harvard, Chicago e Pittsburgh.

Questa onorificenza mi consente di riconsiderare in prospettiva alcune scelte determinanti del mio percorso accademico: la decisione di lasciare gli Stati Uniti, ormai vent’anni fa, per aderire al programma del Rientro dei Cervelli, è stata spesso giudicata imprudente e il rientro in Italia non è stato privo di difficoltà. In questo momento così critico ho guardato con fiducia all’Europa, trovando accoglienza e sostegno presso centri di eccellenza della filosofia pratica, come Oslo e Oxford. Credo che questa storia possa dare testimonianza di un’Europa della ricerca dalle istituzioni solide, inclusive e lungimiranti. Sono orgogliosa di farne parte e continuerò a contribuire a questa missione con convinzione e dedizione.

Consapevole dell’importanza delle persone che guidano le istituzioni, desidero infine esprimere la mia profonda riconoscenza all’Università di Modena e Reggio Emilia, ai colleghi del DESU e all’Accademia Nazionale dei Lincei: tutto questo non sarebbe stato possibile senza il loro supporto, personale e istituzionale.