Il cambiamento climatico è oggi una delle sfide più complesse per la salute pubblica: affrontarlo richiede una governance capace di garantire equità, sostenibilità e partecipazione. È da questa consapevolezza che prende il via la seconda edizione del congresso nazionale “Salute, ambiente e cambiamenti climatici. Prospettiva 2030”, in programma venerdì 28 novembre all’Opificio Golinelli di Bologna.
L’evento, di rilevanza scientifica nazionale, riunisce ricercatori, accademici e professionisti della sanità e dell’ambiente per approfondire l’impatto dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento – atmosferico e ambientale – sulla salute delle comunità, e per individuare strategie di mitigazione e adattamento verso una transizione equa e sostenibile.
Il convegno, organizzato dal Programma Ambiente e Salute del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna con il contributo della Fondazione Golinelli, si inserisce nel percorso verso la neutralità climatica di Bologna – Missione Clima 2030 e rappresenta un momento di confronto tra istituzioni, mondo della ricerca e società civile.
Ad aprire la giornata di studio sarà Alessio Nardini, Direttore della DG dei corretti stili di vita e dei rapporti con l’ecosistema, del Dipartimento One Health – Ministero della Salute, con la lezione magistrale dal titolo: “One Health e il futuro della salute globale: la sfida dei cambiamenti climatici”.
A seguire tre sessioni di confronto incentrate su diversi aspetti del tema:
– Governance ed equità per la salute in un mondo che cambia
– Malattie infettive, resistenza e cambiamenti climatici
– Città resilienti e salute urbana: strategie per la neutralità climatica
Nel pomeriggio, una tavola rotonda offrirà un momento di sintesi e prospettive sui temi del Congresso 2026. Infatti, l’evento vuole diventare un appuntamento annuale per la comunità scientifica in cui i professionisti costantemente impegnati nell’analisi dei fenomeni climatici si possano confrontare, fornire dati, buone pratiche e proposte a sostegno dei decisori pubblici per ridurre gli effetti negativi dei cambiamenti climatici sulla salute delle comunità.
In chiusura, la lettura magistrale di Ilaria Capua, Senior Fellow in Salute globale alla Johns Hopkins University SAIS Europe dal titolo: “Salute circolare: la sintesi necessaria fra salute e sostenibilità”.
Oltre venti relatori previsti tra cui ricercatori, epidemiologi, biologi, igienisti, immunologi, microbiologi, infettivologi, farmacologi, agronomi, climatologi, chimici, fisici, ingegneri ambientali, veterinari, antropologi, economisti e farmacisti che operano presso istituti, laboratori di ricerca e dipartimenti universitari di rilievo nazionali ed internazionale come la Johns Hopkins University SAIS Europe, la National Technical University di Trondheim (Norvegia), il Centro europeo per l’ambiente e la salute dell’OMS di Bonn (Germania).
Il congresso è patrocinato da: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Università degli studi di Bologna e Alma Climate-DIFA, TSRM e PSTRP Bologna, Ordini professionali provinciali dei medici chirurghi, veterinari, professioni infermieristiche, chimici, fisici, biologi, ingegneri, psicologi e infermieri.




