“La nostra più sincera solidarietà e vicinanza al giudice Andrea Rat, vittima di un grave episodio intimidatorio. Condanniamo anche a nome della Giunta e dell’intera comunità regionale questo gesto vile che non è solo un attacco alla sua persona, ma all’indipendenza della magistratura e ai valori fondamentali dell’Emilia-Romagna e ribadiamo il nostro pieno sostegno, a chi ogni giorno, combatte la criminalità organizzata”.
Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora alla Legalità, Elena Mazzoni, commentano l’atto intimidatorio segnalato dallo stesso giudice reggiano Andrea Rat – una croce nera apposta su una portafinestra al piano terra della sua casa – alle forze dell’ordine, il 23 novembre scorso e reso noto ieri. Il giudice aveva fatto parte del collegio del maxiprocesso di ‘ndrangheta Aemilia in primo grado.
“Il suo lavoro nella lotta contro la criminalità organizzata e nel promuovere la cultura della legalità è per tutti noi un presidio imprescindibile- aggiungono presidente e assessora-. Facciamo nostre le parole che ha rivolto ai giovani reggiani: ‘Non abbiate paura, insieme siamo più forti della ‘ndrangheta’, insieme al nostro impegno a fare tutto il possibile affinché chi combatte le mafie non sia mai lasciato solo’. Reggio Emilia e la nostra Regione rifiutano la criminalità e sostengono chi la contrasta con coraggio e dedizione. La giustizia non si piega di fronte alle minacce: insieme costruiremo quel muro che isola la criminalità organizzata e difende la nostra comunità”.




