
Con l’arrivo della stagione invernale e l’inasprirsi delle temperature, il Comune di Reggio Emilia rinnova il Piano dell’emergenza freddo in collaborazione con Caritas, Ausl, associazioni del privato sociale e del volontariato. L’obiettivo è rafforzare i servizi di accoglienza ordinaria per le persone senza dimora o in condizioni di grave difficoltà socio-economica e sanitaria, potenziare le misure di emergenza e garantire un’assistenza tempestiva e qualificata.
Tra le novità che contraddistinguono il Piano c’è il consolidamento del lavoro di rete tra i diversi soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza, che si concretizza in un Tavolo di coordinamento stabile, attualmente al quarto incontro stagionale, tra Comune, Caritas, Ausl e in particolare il servizio SerDP, Unità di strada della cooperativa Papa Giovanni XXIII e associazioni attive nella prima accoglienza e supporto in strada. Il percorso prevede incontri a cadenza mensile per monitorare e attivare in maniera tempestiva azioni e servizi per le persone senza dimora. Vengono inoltre implementate le risorse per l’acquisto da parte del Comune di beni di prima necessità, che saranno immagazzinati e distribuiti da Caritas alle persone senza dimora, per un totale di circa 141 mila euro finanziati dal progetto “Integra-Er” della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del Programma nazionale Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027. Entro Natale verranno distribuiti kit di abbigliamento invernale per uomo e donna, con diversi indumenti tra cui scarponi invernali, felpe, giacconi, cappelli, scaldacollo, guanti e maglie termiche. È inoltre prevista la distribuzione di biancheria da uomo e da donna (biancheria intima, calzini, canottiere, reggiseni) e kit emergenza freddo con sacchi a pelo, materassini, coperte monouso, poncho e zaini, oltre a torce e borracce. A questi si aggiungerà, a partire dalle prime settimane del 2026, la distribuzione di prodotti per l’igiene intima (assorbenti, fazzoletti, dentifrici e spazzolini, sapone liquido, shampoo, deodoranti e salviette) e kit sanitari.
Per l’emergenza freddo 2025/2026 è inoltre stata disposta una integrazione di 30 mila euro per potenziare l’accoglienza delle persone intercettate grazie al Pronto intervento sociale (Pris). Il servizio è attivo 24 ore su 24 e composto da assistenti sociali e educatori per situazioni di emergenza indifferibile e di estrema vulnerabilità sociale. Anche il servizio di segretariato per le persone senza dimora è appena stato riaffidato e potenziato, raggiungendo un monte di 94 ore settimanali fra assistenti sociali, educatori e psicologi dedicati.
I posti letto disponibili nelle varie risorse per l’emergenza raggiungo le 70 unità: ove non bastassero, all’occorrenza il Pronto Intervento sociale può procedere alla collocazione in albergo nell’ambito delle risorse assegnate su segnalazione di assistenti sociali, Forze dell’ordine, pronto soccorso.
Il numero di posti per l’accoglienza si arricchisce ulteriormente grazie a quelli messi a disposizione dalla rete cittadina del volontariato e del terzo settore sull’intero territorio provinciale, in maniera continuativa durante l’anno, tra cui Caritas, parrocchie, associazioni e privati cittadini: un dato in costante aggiornamento che può crescere nell’arco del periodo invernale a seconda delle disponibilità delle strutture accoglienti.
Il Comune di Reggio Emilia predispone infine un Piano Comunale di emergenza in materia di Protezione Civile – Allerta gelo che, a fronte di criticità per temperature fredde estreme, in caso di allerta arancione, nel periodo dal primo dicembre al 31 marzo, prevede, l’apertura e l’allestimento di accoglienza notturna all’interno della palestra “Zavaroni” presso lo stadio Mirabello (via Matteotti 2), con capacità ricettiva di 30 posti ad alta accessibilità. La gestione operativa dell’accoglienza è in capo ai volontari della Protezione civile, coadiuvati dagli operatori di prossimità e, in caso di necessità, da personale della Polizia locale.
Fondamentali sono poi gli interventi di prossimità nel contesto di strada che, oltre ai materiali di prima necessità, offrono ascolto e aggancio, favorendo la creazione di legami propedeutici all’accesso ai servizi socio sanitari. Questi interventi si sostanziano in uscite serali e diurne dell’Unità di strada per monitorare, incontrare, ascoltare i disagi vissuti dalle persone senza fissa dimora, con distribuzione, in caso di bisogno, di sacchi a pelo e di generi di conforto, come un thè caldo.
“In un periodo dell’anno in cui le differenze sociali si acuiscono, grazie al coordinamento con le diverse realtà del territorio cerchiamo di garantire un supporto concreto e tempestivo, fornendo servizi diversificati e rispondendo anche alle situazioni di urgenza – dice l’assessora alla Cura delle persone Annalisa Rabitti -. Si tratta di azioni che intendono offrire un’accoglienza dignitosa nelle notti più fredde e puntano a creare opportunità per intercettare situazioni compromesse e sviluppare percorsi di accompagnamento e accesso ai servizi socio-sanitari. Molto importante, quest’anno, è l’impegno per le situazioni di grave emergenza intercettate grazie al Pronto intervento sociale, che ci permette di offrire supporto a chi vive in condizioni di fragilità estrema, con l’obiettivo di costruire percorsi di reinserimento e dignità per tutti”.
“Siamo costantemente al lavoro per rafforzare il sistema a supporto delle persone in strada e nel contempo per rendere i luoghi della città accoglienti per tutta la cittadinanza – spiega il dirigente ai Servizio Contrasto alle povertà urbane e Cura delle Persone Antonio Costantini – Lavoriamo sui mesi del freddo in una prospettiva di crescita in tutto il prossimo anno”.




