
Dopo il confronto con i territori, il progetto regionale di legge sugli Affitti brevi è entrato oggi nella fase decisiva, approdando nell’aula dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per la discussione che precede il voto, previsto domani.
Una discussione su cui è arrivato proprio oggi l’elemento che ha sciolto alla base i dubbi che l’opposizione, a inizio di seduta, aveva posto sul testo proposto dalla Giunta, e cioè quello di legittimità costituzionale sull’attribuzione di competenze. La Corte costituzionale, infatti, ha respinto i dubbi di incostituzionalità sollevati per un’analoga legge della Regione Toscana impugnata dal governo.
“Il governo si è contrapposto alla legge della Toscana, ma ha perso su tutta la linea- hanno commentato l’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni, e l’assessore regionale alla Casa, Giovanni Paglia-. È evidente che questo è un tema che pone sfide importanti alle nostre comunità e, come Regione, abbiamo avuto il coraggio di affrontarlo con determinazione ed equilibrio. Come la Toscana, anche noi abbiamo rivendicato le nostre competenze in materia di turismo e urbanistica e la decisione della Corte costituzionale sgombra chiaramente il contesto della discussione da elementi che non hanno ragion d’essere. Andiamo quindi avanti verso il voto di domani pienamente legittimati nell’interesse delle cittadine e dei cittadini”.
L’impianto della legge proposta dalla Giunta regionale, dopo aver recepito una serie di emendamenti per semplificare le procedure amministrative, conferma quanto annunciato: nessun obbligo di intervento, ma la facoltà per le amministrazioni comunali di attivare, attraverso una variante urbanistica semplificata, strumenti regolatori mirati. L’obiettivo è rispondere alle differenti esigenze dei singoli territori, sia rispetto alla necessità di regolamentare il fenomeno degli affitti brevi, sia a quella di incentivarne l’utilizzo come opportunità di sviluppo turistico.


