La Polizia di Stato del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Emilia Romagna di Bologna, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e la collaborazione dei COSC Puglia, Abruzzo e Campania, ha eseguito numerose perquisizioni domiciliari e locali nei confronti di 7 soggetti e 7 aziende coinvolte in truffe ai danni di aziende estere operanti nel settore caseario.

L’articolata attività di indagine, coordinata dal Procuratore Calogero Gaetano Paci della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, ha preso avvio in seguito alle segnalazioni di alcune imprese straniere che lamentavano la mancata ricezione dei pagamenti per ingenti forniture di prodotti caseari, quali proteine del latte, destinate al mercato italiano.

Gli accertamenti effettuati dalla Polizia Postale hanno permesso di ricostruire le modalità della frode: i truffatori, fingendosi rappresentanti di ditte nazionali, effettuavano ordini di prodotti caseari e, ottenuta la consegna, i fornitori non ricevevano alcun compenso. Successivamente, attraverso una rete di imprese compiacenti, utilizzate per schermare movimenti e responsabilità, gli autori della truffa provvedevano a spostare rapidamente i carichi nel territorio campano per poi agevolarne l’illecita rivendita sul mercato.

L’operazione ha consentito, altresì, di individuare i principali esponenti, sequestrare la documentazione contabile e il materiale informatico utile alla ricostruzione dei flussi fraudolenti. L’attività della Polizia di Stato prosegue per ricostruire compiutamente la filiera del traffico, nonché l’ammontare complessivo del profitto illecito.

Si rappresenta che le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.