Una comunità che sa includere e donare. Nasce da questo presupposto il progetto “Una Comunità a Colori”, promosso durante l’anno scolastico dalle referenti territoriali della Promozione della Salute dell’Azienda USL di Modena, e che trova nel periodo natalizio la sua espressione più intensa in un ‘Natale a Colori’, percorso che prevede momenti speciali in tutti i Distretti sanitari della provincia con la consegna di doni (disegni e piccoli manufatti) da parte dei bimbi a pazienti e ospiti di strutture sanitarie, centri diurni e Cra. Lo scambio di regali e sorrisi, che caratterizza ogni singola iniziativa, va nella direzione di ricordare che il dono più bello è il tempo dedicato agli altri, soprattutto in un periodo di condivisione umana e sociale come quello delle festività.

Durante l’anno scolastico, come previsto dal progetto ‘Una Comunità a Colori’, i bambini delle scuole e gli anziani si ritrovano periodicamente per raccontare storie, leggere e condividere esperienze e tradizioni, attività che raggiungono il massimo del loro valore nel periodo natalizio.  Il ‘Natale a Colori’ ha già iniziato il suo cammino in tutta la provincia con i bambini in visita in diverse strutture per anziani, reparti di degenza e Case della Comunità a Modena, Carpi, Camposanto, Mirandola, Castelfranco Emilia e proseguirà nei prossimi giorni a Vignola e Pavullo.  Babbi Natale su trattori e motociclette nelle Pediatrie e nei reparti di degenza, alberi di Natale nelle Case della Comunità allestiti con disegni e lavoretti, concerti di auguri per i nonni, sono innumerevoli le iniziative in corso, grazie alla sinergia con scuole, enti locali e associazioni.  

Il progetto ‘Una Comunità a Colori’ dimostra che i piccoli gesti – un disegno, una storia condivisa, un sorriso, una gentilezza – hanno il potere di creare legami profondi tra bambini e anziani, trasformando la comunità in un luogo più umano e solidale – afferma Claudia Iacconi, Referente del progetto aziendale -. Il tempo dedicato agli altri è davvero il regalo più prezioso che possiamo fare”.