”Sono qui per sfruttare al massimo
questa opportunita’: di allenare in serie A per la prima volta a 55 anni. Non mi sento un allenatore navigato, ma forse mi ero stancato della stessa minestra, della serie B dove sono rimasto tanti anni. Sono un ottimista di natura e quindi ritengo non impossibile questa missione. In passato sono stato abituato a convivere anche con situazioni piu’ difficili”. Gianfranco Bellotto ha iniziato con ottimismo nel pomeriggio la nuova avventura alla guida del Modena.
Dopo l’esonero di Malesani avvenuto ieri, il tecnico padovano ha diretto il primo allenamento insieme ai nuovi assistenti: il vice Roberto Salvalai e l’allenatore dei portieri, Bruno Fantini. Dello staff di Malesani e’ rimasto invece il preparatore Nadal. ”Ci sono i margini per uscire da questa crisi di risultati – ha spiegato -. Ho visto spesso il Modena all’opera durante questa stagione, e’ una squadra di valore che e’ stata spesso penalizzata anche dagli infortuni. Convinzione, serenita’ e determinazioni saranno alla base del mio lavoro e spero di trovare l’apporto di tutto il gruppo. Dobbiamo credere in questa salvezza anche se ci aspettano otto partite difficilissime”.
Bellotto pero’ fara’ il suo debutto domenica a Torino con la Juve. ”Sara’ un inizio in salita. Sinceramente non so se in questo momento e’ meglio affrontare una squadra in leggero calo ma con tanti campioni come ha la Juve, o un avversario di qualita’ inferiore dove tutti corrono al massimo. Sicuramente non partiamo battuti”.
Il direttore sportivo Doriano Tosi ha spiegato i motivi che hanno portato il Modena ad allontanare Malesani e a scegliere Bellotto. ”Non fa parte della nostra filosofia aziendale mettere in discussione l’allenatore, ma davanti ai risultati negativi e ad una classifica preoccupante, siamo stati quasi costretti a fare questa scelta. Perche’ Bellotto? Non e’ mai retrocesso in carriera, ha visto spesso il Modena quest’anno per sua curiosita’ personale, conosce l’ambiente visto che qui ha giocato in passato. E poi ha la giusta carica per portare serenita’ e convinzione. A questo punto della stagione, anche riuscire a mantenere il quart’ultimo posto non sarebbe un risultato da buttare. Mantenerlo sarebbe positivo per la nostra azienda. Noi avevamo proposto un premio a Bellotto per raggiungere il quart’ultimo posto, ma lui ha chiesto solo un premio salvezza”.