Erba alta fra i sassi che ricoprono la piazzetta, cicche di sigaretta e sporcizia nella vasca della fontana, e le panchine come ritrovo regolare di chi frequenta largo San Giacomo certamente non per godersi lo spettacolo. 

“Paghiamo la tassa di occupazione del suolo pubblico – informano i gestori dei ristoranti “Zelmira” e “L’Incontro” che si affacciano sulla piazzetta – ma come facciamo a mettere i gazebi fuori, tra erbaccia e bivacchi? Dovremo come al solito togliere le erbacce e pulire quello che riusciamo. Ma ci chiediamo se sia giusto, al di là della normale manutenzione che si fa volentieri, davanti al locale, doversi occupare, insieme agli altri commercianti e ristoratori, e a diversi residenti, di ripulire la piazza”.

Ogni anno il problema si ripresenta, e spesso risolto in malo modo: lo scorso anno alcune vetrine furono danneggiate dal maldestro taglio dell’erba. In precedenza invece furono tolte le panchine per evitare i bivacchi, su richiesta di abitanti e ristoratori, per la gioia di chi è tornato a frequentare la piazzetta con i bambini, finalmente libera dai bivacchi. Ma ora le panchine sono tornate con i loro abituali frequentatori, e quest’area, uno degli angoli più caratteristici della città, è di nuovo abbandonata a se stessa. “E’ questo il modo di incentivare che prova a tener vivo il centro storico, lavorando e offrendo una ristorazione, e un servizio di qualità?” Si chiedo i gestori dei due ristoranti.

All’amministrazione l’onere della risposta.