Panico e terrore oggi nel mantovano dove un uomo ha sparato dalla sua auto vicino a Volta Mantovana. Il bilancio è di tre morti e due persone ferite.Secondo una prima ricostruzione, l’uomo ha tamponato l’auto su cui viaggiava l’ex compagna, facendola andare fuori strada. A quel punto, è sceso dall’auto, armato di un fucile, ha fatto fuoco contro la donna, ferendo in modo lieve la persona che viaggiava insieme a lei. Poi ha percorso pochi chilometri verso Monzambano e ha rivolto l’arma contro un agricoltore, con il quale pare avesse un contenzioso, e una vicina di casa. E’ caccia all’uomo che ha fatto perdere le sue tracce nei boschi. Intanto però è stato identificato. Si tratta di un 42enne residente a Volta Mantovana. Le ricerche delle forze dell’ordine si stanno concentrando nelle campagne attorno a Monzambano. Sul posto sono presenti anche gli elicotteri di polizia e carabinieri.
“Cosa vuole che le dica, sono esterrefatto, tutto il nostro comune è sconvolto. E la cosa grave è che non è ancora finita” dice al telefono con l’Adnkronos Giuseppe detto Pino Adami, sindaco di Volta Mantovana.”E’ una cosa pazzesca, nemmeno prevedibile – aggiunge Adami – chi poteva immaginarlo?”. Il sindaco racconta che, a memoria d’uomo, nel comune, 7.300 abitanti in tutto, una cosa simile non era mai accaduta. L’uomo, lui, non l’ha mai conosciuto direttamente ma, essendo medico, aveva in cura come paziente una delle sue vittime.”Qui in tanti lo conoscono, eccome – aggiunge il sindaco – ma nessuno avrebbe mai immaginato una cosa simile. Si sa che è orfano di padre, che si era separato da anni. Ha ancora la mamma, una sorella”.
“Proprio questa mattina – aggiunge Pino Adami – mi sono recato a deporre una corona ai caduti. Con me c’era il maresciallo del posto. E tra di noi commentavamo quanto fosse tranquilla la nostra cittadina. Poi è arrivata una telefonata, per un incidente stradale sembrava all’inizio… e invece”.
“La striscia di sangue prodotta dalle crisi coniugali sta assumendo proporzioni mai registrate prima” sottolinea l’Ami, associazione matrimonialisti italiani, dopo il fatto di cronaca, osservando che “le vicende matrimoniali, allorché sfociano in insanabili contrasti, possono produrre fatti di sangue ancora più plateali ed eclatanti di quelli prodotti dalla malavita organizzata”. L’Ami fornisce alcune cifre significative: in Italia si consuma in media un omicidio in famiglia ogni 2 giorni, 2 ore, 20 minuti e 41 secondi. Il movente è passionale nel 25,9% degli omicidi; seguono contrasti personali nel 21,8% dei casi, i disturbi psichici nel 16,2%, le liti per l’assegnazione della casa coniugale nel 15%, le ragioni economiche come assegni di mantenimento o restituzioni di somme nell’8% dei casi. ”L’Italia sicuramente si assesta al primo posto in Europa per numero di violenze intrafamiliari – rileva l’associazione – Nel nostro Paese, non ci si rende conto che la famiglia uccide più della mafia”.
Fonte: Adnkronos